hamburger menu

Spazio: Kepler, il cacciatore di esopianeti di nuovo operativo

Durante la finestra di comunicazione di ieri mattina, gli ingegneri hanno scaricato una grande quantità di dati che useranno per ricostruire le dinamiche del malfunzionamento

Kepler è una missione spaziale della NASA parte del programma Discovery, il cui scopo è la ricerca e conferma di pianeti simili alla Terra in orbita attorno a stelle diverse dal Sole, tramite l’utilizzo del telescopio spaziale Kepler. Il veicolo spaziale, chiamato in onore dell’astronomo tedesco del diciassettesimo secolo Johannes Kepler, è stato lanciato con successo il 7 marzo 2009. Il telescopio nel corso di oltre sei anni di studio ha confermato la presenza di più di 1.000 pianeti e più di 3.000 candidati che abbracciano una vasta gamma di dimensioni e distanze orbitali, compresi quelli nella zona abitabile.

kepler

Secondo il comunicato della NASA, il telescopio spaziale è nuovamente operativo. Il cacciatore di esopianeti Kepler è tornato operativo. Domenica mattina i tecnici della NASA hanno stabilito una connessione radio stabile dopo l’anomalia verificatasi lo scorso 7 aprile quando il computer di bordo aveva attivato la emergency mode che prevede un basso consumo di energia e un maggiore di propellente.

Nel corso di questa settimana il team valuterà accuratamente lo stato di salute dei sistemi di bordo, per capire se Kepler sia in grado di tornare a funzionare in modalità scientifica. Non appena questa verifica sarà effettuata, il telescopio potrà cominciare ad acquisire immagini per la campagna osservativa dedicata al centro galattico. I telescopi terrestri coinvolti nella stessa campagna continueranno a raccogliere le loro osservazioni durante questo periodo di recupero per Kepler. Le osservazioni si concluderanno il 1 luglio, quando il centro della Galassia si troverà fuori dal campo di vista del telescopio spaziale.

Kepler Spacecraft in Emergency Mode”, questo il messaggio del comunicato stampa della Nasa di qualche giorno fa. Il cacciatore di esopianeti Kepler ha evidenziato un’anomalia nel suo funzionamento durante la finestra di comunicazione con la Terra. Lo scorso 7 aprile, il computer a bordo del telescopio ha attivato autonomamente la ‘emergency mode’ una particolare modalità che prevede un minore consumo di energia e l’uso di maggiori quantità di carburante. Ti potrebbe interessare: Spazio: Kepler, il cacciatore di esopianeti in “Emergency Mode”

Durante la finestra di comunicazione di ieri mattina, gli ingegneri hanno scaricato una grande quantità di dati di telemetria che useranno per ricostruire le dinamiche del malfunzionamento che ha colpito il telescopio e per accertarsi della salute dei vari sistemi di bordo. 

kepler 2

Secondo gli ingegneri, ci vorrà almeno una settimana affinché il telescopio possa incominciare la tanto attesa campagna scientifica che lo vedrà puntare il suo telescopio in direzione del cuore della Via Lattea. Kepler tenterà di sfruttare il fenomeno di microlente gravitazionale per rivelare pianeti orfani o interstellari. La campagna si chiuderà il 1° Luglio, quando il centro galattico non sarà più in una posizione favorevole alle osservazioni del telescopio.

2018-06-05T17:22:02+02:00