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FameLab Italia 2016, vincono i ‘buchi neri’ di Lorenzo Pizzuti

Pubblico premia Orologio biologico di Maria Rachele Ceccarini

Roma – Lorenzo Pizzuti e Maria Rachele Ceccarini sono i vincitori dell’edizione 2016 – la quinta – di FameLab. Lorenzo ha vinto il premio della giuria, Maria Rachele quello del pubblico, formato da centinaia di studenti provenienti da Roma e dal Lazio, che con grande entusiasmo hanno seguito la finale di quello che e’ il primo talent della scienza che si e’ tenuta presso l’Auditorium dell’Agenzia spaziale italiana. FameLab Italia (l’idea e’ nata in Inghilterra), e’ un evento coordinato da Psiquadro, societa’ di comunicazione della scienza in collaborazione con British Council Italia. Sul palco si sono sfidati 14 concorrenti che hanno superato le selezioni locali in sette citta’ italiane: Trieste, Torino, Padova, L’Aquila, Ancona, Perugia e Napoli tra febbraio e marzo. Sono ricercatori provenienti da tutta Italia e dall’estero: c’erano rappresentanti di Grecia, India, Polonia, Irlanda. I finalisti sono stati i migliori tra circa 100 ricercatori che hanno gareggiato in tutta Italia e che si sono sfidati a suon di parole cercando di cogliere l’attenzione del pubblico in sala con presentazioni di tre minuti e senza usare immagini, queste sono infatti le regole speciali di FameLab. Curiose e intriganti le scelte dei concorrenti: dal rap alle rappresentazioni con cartoncini, cappelli colorati, vestiti creati ad hoc, palline colorate, ortaggi.

Tutto si e’ giocato sull’abilita’ dei concorrenti a stare su un palco e raccontare, come veri narratori, la scienza e la tecnologia che li affascina e con la quale vogliono appassionare il pubblico. Svariati gli argomenti: dall’astrofisica e cosmologia alle tecnologie legate allo studio di nuovi farmaci e frontiere della medicina, computer science e intelligenza artificiale, comportamento animale e neuroscienze, biotecnologie, fisica e matematica. Ci sono stati anche momenti di commozione e anche simpatici, grazie all’ironia del conduttore che ha coinvolto i concorrenti, a loro volta bravi a lasciarsi coinvolgere. A scegliere il campione italiano e’ stata una giuria composta da quattro esperti: Silvia Bonaccorsi dell’Universita’ La Sapienza di Roma, Barbara Negri dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giovanni Spataro de Le Scienze e per la prima volta nella storia di FameLab Italia uno studente scelto tra quelli presenti in sala. La scelta e’ ricaduta su Letizia, giovane studentessa di Ceccano.

“Ancora devo realizzare di aver vinto- ha detto a diregiovani.it Lorenzo Pizzuti- È una emozione grandissima essere riuscito a comunicare qualcosa”. Simpatica la sua prova in cui ha raccontato dei buchi neri, citando Shakespeare: “La ricerca va promossa, distribuita in modo che tutti la possano conoscere. È importante far capire la passione che ci mettiamo, l’argomento che ho scelto e’ di quelli che cercano di essere quasi fantascienza, i buchi neri, nominati in film e fiction. Ma quanto si sa di buchi neri realmente? Quali sono gli effetti che corpi hanno nell’evoluzione del nostro universo? È scienza e non fantascienza. Preparare questo argomento e’ stato difficile perche’ non e’ un qualcosa che si affronta con leggerezza. Ricorrono i 400 anni di Shakespeare (e’ morto il 3 maggio del 1616, ndr), ho pensato perche’ no?”.

Maria Rachele Ceccarini, invece, ha parlato di “orologio biologico” con…un cavolo: “L’orologio biologico e’ all’interno del nostro organismo ed e’ in grado di regolare i processi fisiologici, qualcosa di unico. Ho portato un vegetale che e’ regolato da questo orologio come dimostrato dagli studi recenti fatti sul cavolfiore. Perche’ ho vinto il premio del pubblico? Quando ho preparato la presentazione ho pensato a loro, ho pensato qualcosa di accattivante da presentare ai giovanissimi ragazzi. Amo questo mio lavoro, la ricerca nell’ambito biologico”. Il premio “lo dedico a chi mi e’ stato vicino. Sogno di realizzare la mia passione coniugando quella per il teatro a quella per la scienza. Spero di diventare divulgatrice scientifica”. La competizione che nel 2016 si svolge in 30 Paesi in tutto il mondo e’ stata introdotta in Italia nel 2012 e da allora ha coinvolto oltre 500 giovani ricercatori grazie alla collaborazione con oltre 40 Istituzioni tra musei della scienza, festival, Universita’, centri di ricerca e imprese. Il processo di selezione che inizia dalle competizioni locali approda alla finale internazionale che si tiene ogni anno a giugno a Cheltenham in Gran Bretagna, quest’anno prevista per l’8 e 9 giugno. La competizione FameLab, nata nel 2005, e’ rapidamente diventata un fenomeno globale, arrivando a toccare circa 40 nazioni in 10 anni e oltre 7000 giovani ricercatori e scienziati coinvolti in tutto il mondo. Questi talenti della comunicazione in molti casi hanno continuato la loro attivita’ di comunicatori oltre l’esperienza di FameLab, diventando portavoce della comunita’ scientifica.

2018-06-05T17:21:20+02:00