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Uccidere il gorilla è stata la scelta giusta?

Harambe era uno dei 9 gorilla ospitati al Gorilla World dello zoo di Cincinnati, dove era stato trasferito lo scorso anno

La morte del gorilla Harabe dello zoo di Cincinnati ha sollevato numerose polemiche negli ultimi giorni.
Il primate è stato sacrificato per salvare da un probabile pericolo un bimbo di 4 anni caduto nella fossa dei gorilla dello zoo americano.
Sul web sono esplose proteste e petizioni contro il direttore dello zoo ma, soprattutto, contro i genitori del bambino, accusati di negligenza.
E forse il punto è proprio questo.
I funzionari dello zoo si sono trovati davanti ad una scelta difficile.
Uccidere il gorilla di 17 anni e mettere in sicurezza il piccolo, oppure rischiare tentando altri approcci.
Si può biasimare la decisione di non voler rischiare la vita di un bambino?
No, non si può.
Prima di puntare il dito contro la scelta dello zoo, quindi, bisognerebbe riflettere.
Forse c’erano alternative che avrebbero funzionato, ma ve la sentireste di rischiare con la vita di vostro figlio, fratello, etc?

Quello che è certo, invece, è che quel bambino lì dentro non doveva finirci.

E per molti, nemmeno il gorilla.

EFFETTO BLACKFISH

L’incidente ha così infiammato ancora una volta il dibattito sulla questione degli animali in cattività, riaperto nel 2013 da BlackFish: il documentario di denuncia per la prima volta condusse gli spettatori nel dietro le quinte degli spettacoli marini, raccontando in particolare la storia dell’orca Tilikum, che a Orlando nel 2010, durante uno spettacolo dal vivo davanti a centinaia di persone, annegò e uccise il suo addestratore.

Da allora l’opinione pubblica ha iniziato a cambiare direzione contro gli animali in cattività, al punto che SeaWorld, la più grande catena di parchi acquatici americana, non solo smetterà di catturare e allevare cuccioli di orche in cattività, ma cesserà gli spettacoli con i grandi mammiferi marini.

L’incidente del gorilla Harabe

Migliaia di persone sul web hanno espresso la loro indignazione per la sorte di Harabe, un gorilla di 17 anni ucciso per salvare un bimbo caduto nel suo habitat allo zoo di Cincinnati, USA.

L’incidente, ripreso in video da uno smartphone, è accaduto sabato 28 maggio, quando un bambino di 4 anni è sfuggito al controllo della mamma, arrampicandosi sulle recinzioni e scivolando nel recinto del gorilla.

Secondo i funzionari dello zoo il bimbo era in pericolo.
Seppur le intenzioni del primate non fossero aggressive (dalle immagini sembra che il gorilla stia cercando di aiutare il piccolo), sarebbe bastato veramente poco per scatenare una tragedia.
Utilizzare i tranquillanti sarebbe stato ancora più pericoloso, perchè non hanno effetto immediato: Harambe si sarebbe potuto agitare e nella foga colpire violentemente il bambino.
L’unica opzione per i funzionari dello zoo è stata quella di colpire a morte il primate con un fucile.
Il bambino è stato portato in salvo illeso.

“Abbiamo il cuore spezzato per la perdita di Harambe, ma la vita di un bambino era in pericolo e una rapida decisione doveva essere presa”, ha spiegato il direttore dello zoo Thane Maynard in un post su Facebook.

Casi simili nel mondo

harambe gorillaHarambe era uno dei 9 gorilla ospitati al Gorilla World dello zoo di Cincinnati, dove era stato trasferito lo scorso anno.

Il gorilla di pianura occidentale (Gorilla gorilla gorilla) è una specie in pericolo in natura, con meno di 175.000 esemplari.
Altri 765 esemplari dimorano negli zoo di tutto il mondo.

Anche se è stato il primo incidente di questo tipo allo zoo di Cincinnati dalla sua apertura nel 1978, si sono verificati casi simili nel mondo, ma con esiti molto diversi.

Nel 1986, un bambino di cinque anni di nome Levan Merritt cadde nel recinto dei gorilla allo zoo di Jersey nel Regno Unito.
Il video girato da uno spettatore mostra Levan disteso a terra, sanguinante dalla testa e privo di sensi.
Nel filmato Jambo, un esemplare maschio, si avvicina al bimbo e sembra allungare una zampa per accarezzargli la schiena. Quando Levan inizia a piangere, Jambo, apparentemente sorpreso dalle grida, scappa in una direzione diversa, dando la possibilità ai funzionari dello zoo di salvare il bambino.

Nel 1996, un bimbo di tre anni è caduto nel recinto dei gorilla allo zoo di Brookfield a Chicago.

Questa volta, una femmina di nome Binti Jua ha preso il piccolo privo di sensi e lo ha sorvegliato dagli altri gorilla.

Con una dimostrazione incredibile di cure materne, Binti lo ha portato diritto a una porta in modo che i funzionari dello zoo potessero recuperarlo.

BINTI JUA gorilla

 
2019-10-03T11:17:01+02:00