hamburger menu

Secondo un ultimo studio usare dispositivi in vivavoce alla guida, può essere pericoloso quanto l’uso normale del telefono

Roma – La tecnologia, è diventata talmente parte integrante delle nostre macchine da farci dimenticare i pericoli a cui potrebbe portarci. Primo tra tutti, parlare al vivavoce mentre si guida. Secondo un ultimo studio, parlare al vivavoce durante la guida, potrebbe essere addirittura più pericoloso del normale uso del cellulare. Abbiamo sempre creduto, che parlare […]

guidareRoma – La tecnologia, è diventata talmente parte integrante delle nostre macchine da farci dimenticare i pericoli a cui potrebbe portarci. Primo tra tutti, parlare al vivavoce mentre si guida. Secondo un ultimo studio, parlare al vivavoce durante la guida, potrebbe essere addirittura più pericoloso del normale uso del cellulare. Abbiamo sempre creduto, che parlare al telefono grazie l’aiuto del vivavoce fosse qualcosa di sicuro, ma questo studio mostra che non è affatto così.

I ricercatori, hanno scoperto che una conversazione che impone al guidatore di usare la propria immaginazione, crea competizione all’interno della capacità di elaborazione del cervello, portando conseguentemente il guidatore a perdere la concentrazione sulla strada. Graham Hole, dell’Università del Sussex ha detto: “I dispositivi vivavoce, posso essere pericolosi allo stesso modo dell’uso normale del telefono, perché le conversazioni portano il guidatore ad immaginare ciò di cui sta parlando. Questo processo entra in competizione, all’interno della capacità di elaborazione del cervello, con ciò che il guidatore vede di fronte a sé.” Determinate questioni, poste al guidatore, come “Dove hai lasciato i file che ti avevo chiesto?” possono portarlo a visualizzare la riposta e quindi distrarsi.

Inoltre, il guidatore potrebbe anche solo distrarsi immaginando le espressioni facciali della persona con cui sta parlando. “Le conversazioni sono molto più visive di quello che crediamo, portando il guidatore ad ignorare parti del mondo esterno in favore del ‘mondo visivo interiore’ – che ovviamente comporta implicazioni per la sicurezza stradale,” ha aggiunto Hole.

Fonte auto.ndtv.com

2017-05-22T13:51:28+02:00