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#JeSuisLasagna, l’Italia risponde alla vignetta sul terremoto di Charlie Hebdo

Un modo intelligente per rispondere alla satira - anche se ingiusta - con ironia

2 Settembre 2016

jesuislasagna charlie hebdo

ROMA – Italia spaccata dalla vignetta di Charlie Hebdo.
La nota rivista francese di satira ha ironizzato sul terremoto dello scorso 24 agosto, che ha causato la morte di 294 persone.

La vignetta incriminata, intitolata “Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”, accosta i terremotati ai piatti di pasta e le vittime del sisma sepolte tra gli “strati di lasagna” delle macerie.

Non sono rimasti in silenzio gli italiani.
L’indignazione corre sui social, dove i più hanno reputato la vignetta di cattivo gusto.
“E comunque essere #CharlieHebdo quando gli trucidano la redazione è un dovere. Non essere d’accordo con #CharlieHebdo è altro discorso”, è il pensiero di Fran Altomare che dal suo account Twitter riassume, bene o male, il pensiero comune.

Infatti, non tutti hanno criticato la vignetta di Charlie Hebdo.
C’è chi la reputa satira e libertà di espressione, che per questo va difesa, chi è andato oltre l’immagine di superficie, leggendo nel disegno una critica verso la politica italiana e non un’infamia verso i morti.

Qualunque sia il pensiero, il centro della vignetta è la lasagna.

Così, tra i sostenitori e detrattori di Charlie Hebdo, su Twitter è nato l’hashtag #JeSuisLasagna, un modo intelligente per rispondere alla satira – anche se ingiusta – con ironia.

jesuislasagna


Charlie Hebdo terremoto e vignetta della polemica

“Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”.
E’ polemica per l’ultima vignetta del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, che nell’ultima edizione ha ironizzato sul sisma che il 24 agosto 2016 ha mietuto 294 vittime nel Centro Italia, raso al suolo interi paesi e causato migliaia di sfollati.
Vittime e superstiti della tragedia diventano nella vignetta penne al sugo di pomodoro, penne gratinate e lasagne.
Il sangue è la salsa di pomodoro e i morti sono sepolti tra gli “strati di lasagna” delle macerie.

charlie hebdo vignetta terremoto

Nelle poche righe che accompagnano l’immagine c’è anche quella che vorrebbe essere una battuta: “Non si sa ancora se il terremoto abbia gridato Allah Akbar prima di tremare”.

Firma l’immagine il vignettista Felix.

La vignetta è pubblicata nell’ultima pagina del settimanale, che apre invece con una vignetta sul burkini.

Sui social la reazione di indignazione è immediata.
Tanti sostengono che Charlie Hebdo ha passato il segno, che non si può scherzare sulle 294 vittime di un terremoto.  E, dopo il motto #JesuisCharlieHebdo che era dilagato all’indomani dell’attentato terroristico del 7 gennaio 2015 nella sede del giornale, oggi qualcuno si rimangia quella dichiarazione di solidarietà e fa un passo indietro.

C’è anche chi considera la vignetta una denuncia contro la politica italiana e di come essa abbia “mangiato” sulla pelle dei cittadini sui disastri naturali.

E chi difende Charlie Hebdo: “E’ solo satira!”, “Se non indigna non è satira”.

SERGIO PIROZZI: “MA COME CAXXO SI FA”

Tra i primi a reagire, Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice: “Ma come cazzo si fa a fare una vignetta sui morti! Sono sicuro che questa satira sgradevole e imbarazzante non risponde al vero sentimento dei francesi. Ben venga l’ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira e sapremo mostrare come il popolo italiano sia un grande popolo, lo è stato nell’emergenza e lo sarà nella ricostruzione”.

NICOLA ZINGARETTI: “VERGOGNATEVI”

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GIORGIA MELONI: “NON FA RIDERE, L’HA DISEGNATA UN CRETINO”

“Charlie Hebdo pubblica una vignetta satirica sui morti italiani del terremoto. Non fa ridere, non è sagace, non c’è neppure del “sarcasmo nero”. È solo brutta. Si vede che l’ha fatta un cretino. ‎Mi spiace non siano riusciti più a trovare vignettisti capaci.‎

meloni charlie hebdo

 ENRICO MENTANA: “CHARLIE HEBDO E’ QUESTO”

“Scusate, ma Charlie Hebdo è questo! Quando dicevate “Je suis Charlie” solidarizzavate con chi ha sempre fatto simili vignette, dissacrando tutto e tutti. Le vignette su Maometto anzi facevano alla gran parte degli islamici lo stesso effetto che ha suscitato in tutti noi questa sul terremoto. Fu Wolinski, una delle vittime dell’attacco terrorista del gennaio 2015, a far capire ai colleghi italiani quarant’anni fa che la satira poteva essere brutta sporca e cattiva. Vogliamo rompere le relazioni con la Francia dopo aver marciato in loro difesa? Basta più laicamente dire che una vignetta ci fa schifo”

ENRICO MENTANA CHARLIE HEBDO

FRANCESCO FACCHINETTI: “NON E’ SATIRA”

TERREMOTO ALL’ITALIANA
– Penne al pomodoro
– Penne gratinate
– Lasagne
Io sono stato Je Suis Charlie Hebdo perché non si nega la vita a nessuno al mondo. In questo caso, invece, posso solo dire che quella che vedete non è SATIRA ma è una vignetta ORRIBILE. Libertà di pensiero per tutti e quindi anche per chi si indegna di fronte a questo schifo!
VERGOGNA

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LUCA BIZZARRI: QUESTA E’ SATIRA

“Siamo tutti Charlie. Anche quando non fa ridere, anche quando fa schifo. Perchè sta proprio lì, la forza della libertà di espressione. Anche quando non fa ridere, anche quando fa schifo”

charlie hebdo vignetta terremoto

2017-05-09T17:43:29+02:00