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Recycle Fashion: Riduci, Riusi, Indossa. I rifiuti si fanno moda

Recycle Fashion: Riduci, Riusi, Indossa. I rifiuti si fanno moda. A Napoli la sfilata degli abiti creati con materiali non usuali...

22 Settembre 2016

rifiutiNAPOLI – Lo slogan “Riduci, riusa, indossa”, che ha accompagnato l’evento “Recycle fashion”, è diventato un marchio di fabbrica del movimento italiano. L’iniziativa di domenica 18 settembre al Miramare, club sulla spiaggia vesuviana di Torre del Greco, in provincia di Napoli, non sarà tappa unica del progetto promosso dal movimento ambientale Let’s Do It! Italy.

Un appuntamento con la moda, ma anche di riflessione ambientale. Gli abiti che hanno sfilato sono stati infatti realizzato con materiali non usuali, come scarti di sartoria, plastica, vetro. Un modo chiaro ed innovativo di riuso dei rifiuti.

 I rifiuti si fanno moda. Chi ha sfilato sul red carpet

A sfilare sul green carpet gli abiti realizzati da Anna Capillari, Emy Cuomo, Mara Galiero, Mariangela Matrone, Teresa Papa. Le acconciature sono state perfezionate da Francesco Di Riso e Vittorio Marottarifiuto, mentre il trucco è stato a cura di Federica Cossentino, Barbara D’Alesio, Annamaria Niglio, Elena Scia. A presentare l’evento l’attrice Lisa Imperatore.

Ha aderito al progetto la Casa circondariale di Arienzo, attraverso un laboratorio coordinato dall’associazione di volontariato Koinè. L’evento è stato realizzato grazie al supporto di Servizi ambientali Faiella.

Nel corso della manifestazione il coordinatore nazionale di Let’s Do It!rifiuti Italy Vincenzo Capasso ha presentato la campagna di pulizia del 2018. «La rete di Let’s Do It! si propone di risolvere il problema dello scarico illegale dei rifiuti a livello locale e globale.

Un progetto ambizioso al quale stiamo lavorando già dall’inizio del 2016 e che avrà il suo primo punto d’arrivo l’8 settembre del 2018, giorno nel quale si terrà un’azione di pulizia in contemporanea nei 112 Paesi in cui è presente il movimento. Puntiamo – ha detto Capasso – a coinvolgere il 5 per cento della popolazione mondiale. E possiamo farlo attraverso la sensibilità di ognuno di noi».

2018-06-05T15:08:17+02:00