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Porte aperte al KET-Lab per la Notte Europea dei Ricercatori

Porte aperte al KET-Lab il 30 settembre, in occasione dell’undicesima edizione della Notte Europea dei Ricercatori

30 Settembre 2016

Porte aperte al KET-Lab

Porte aperte al KET-Lab – 30 settembre 2016 dalle 16 alle 24 – Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Dipartimento di Ingegneria, sede dell’Agenzia spaziale italiana

IL PRIMO LABORATORIO ITALIANO DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO AEROSPAZIALE APRE LE PORTE CON ESPERIMENTI INTERATTIVI

Dallo Spazio alla vita di tutti i giorni: le tecnologie innovative messe a punto per affrontare l’esplorazione oltre atmosfera sono utili anche per i ‘terrestri’, a patto che il mondo della ricerca e quello delle imprese mettano in comune le loro conoscenze e capacità.

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In Italia succede al KET-Lab, un laboratorio interdisciplinare da 1600 metri quadri ospitato nella sede dell’Agenzia spaziale italiana, nato dalla collaborazione con il consorzio Hypatia.


Notte Europea dei Ricercatori al KET-Lab

sede_asiIl 30 settembre, in occasione dell’undicesima edizione della Notte Europea dei Ricercatori, dalle 16 alle 24, il laboratorio del futuro ospitato nella sede ASI di Tor Vergata offre al pubblico di ogni fascia di età la possibilità di scoprire e testare oggetti di uso comune attraverso la scienza.

Il tema di questa edizione della Notte dedicata alla ricerca e ai suoi protagonisti è il “Made in Science” e il KET-Lab nasce solo un anno fa appunto con questo obiettivo: trasferire le eccellenze della ricerca stellare alle tecnologie che cambiano  la vita delle persone.


Le attività al KET-Lab in occasione della Notte Europea dei Ricercatori

Dalla macchina che crea il vuoto cosmico, alle sue applicazioni nelle attività di ricerca. Dalla microscopia ottica alla spettroscopia, scoprendo le vibrazioni prodotte dai materiali di uso comune. Sino ad arrivare al funzionamento delle macchine automatiche, partendo dalla loro progettazione e realizzazione.

Sono solo alcune delle attività proposte presso questa eccellenza della ricerca italiana e durante la Notte Europea dei Ricercatori 2016 saranno a disposizione per rispondere a quesiti solo apparentemente banali:

  • Di cosa è fatto l’anello di fidanzamento della nonna?
  • Cosa può fare una stampante 3D?
  • Come si costruiscono i materiali del futuro?
  • È possibile sintetizzare un vero diamante in laboratorio?

Dalle 16 alle 19, inoltre, il pubblico sarà coinvolto dagli scienziati ESA e dai ricercatori del KET-Lab nell’immaginare come “utilizzare” lo spazio nella vita quotidiana.

Il gioco, creato dall’Agenzia Spaziale Europea, somiglia a un vero brain storming scientifico e mette alla prova la conoscenza del pubblico rispetto alla presenza di tecnologie sviluppate per l’uso aerospaziale e utilizzate nella vita quotidiana.

Anche per i visitatori più giovani e le famiglie sono previste dimostrazioni e laboratori che legano vita quotidiana e scienza.

Test chimici sui cibi; osservazioni degli insetti che popolano i giardini e i parchi pubblici; la scoperta degli effetti dell’anidride carbonica su oggetti di uso comune sono tra le proposte dedicate a bambini e ragazzi fino ai 13 anni.


Cos’è KET-Lab

logo_hypatiaIl trasferimento tecnologico è considerato la naturale evoluzione della ricerca scientifica, un’opportunità immancabile di sviluppo del Paese.

Un processo attraverso il quale conoscenze, tecnologie e prototipi sviluppati da università, enti di ricerca e imprese sono resi accessibili ma soprattutto vengono ideati e riadattati agli ambiti industriali.

Nel campo aerospaziale sono numerosi gli esempi di trasferimento tecnologico che hanno migliorato la vita quotidiana: uno su tutti, il GPS.

KET-Lab è una struttura innovativa sotto ogni punto di vista. logo_asiSi contraddistingue infatti per un alto grado di inter-disciplinarietà, per la tipologia di inserimento lavorativo dei ricercatori – tutti assunti con contratti a tempo determinato o indeterminato – e per la possibilità di vedere realizzato e supportato un proprio progetto di ricerca.

La formula di questo successo è basata sull’esperienza del Consorzio Hypatia, struttura consortile che fa dialogare il mondo della ricerca, con quello dell’industria e delle istituzioni.


2016-09-30T08:36:35+02:00