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Servizio civile, a un anno di distanza uno su due lavora

Indagine Isfol-Inapp, il 97% rifarebbe la scelta compiuta

23 Novembre 2016

servizio-civileROMA – Dopo un anno dalla fine del servizio civile un giovane su due è occupato. Nello specifico, il 39,3% lavora e il 12,9% studia e lavora. Un altro 15,2% studia esclusivamente. Tra i giovani occupati il 61% ha un lavoro continuativo, con contratto. Il 10% di chi ha un lavoro lo ha ottenuto proprio grazie al servizio civile. Il 77% utilizza nel proprio lavoro le competenze apprese nel servizio civile. E’ quanto emerge dall’indagine Isfol-Inapp ‘Il Servizio Civile Nazionale tra cittadinanza attiva e occupabilita”, presentata oggi dal Sottosegretario al ministero del lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba e dal Direttore generale di Isfol-Inapp Paola Nicastro.

Servizio civile, il 97% rifarebbe la scelta compiuta

L’indagine utilizza come popolazione di riferimento i giovani volontari del bando 2013 (campione di 1.511 giovani su un totale di 13.375), che hanno svolto il servizio civile nel 2014-15 e che sono stati intervistati a un anno di distanza. Si tratta nel 67% dei casi di donne. Il 29,1% risiede al Nord, il 21,7% al Centro, il 29,6% nel Sud e il 19,6% nelle Isole. Relativamente ai titoli di studio, il 47% e’ laureato, il 49% diplomato, il 4% si ferma alla licenzia media. Il 95% di chi ha fatto il servizio civile ritiene di aver accresciuto le proprie competenze, il 97% rifarebbe la scelta compiuta e il 69% considera il servizio civile importante per la vita professionale. L’indagine svolta giunge a ridosso dell’evento che, in occasione del 15^ anniversario della legge istitutiva, vedra’ Papa Francesco ricevere il 26 novembre 7.000 volontari.

2016-11-23T13:03:48+01:00