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Nel 2017 l’omaggio della moda a Yves Saint Laurent

Nel nuovo anno nasceranno due musei dedicati allo stilista francese

Roma – Bisognerà aspettare l’autunno per sentir parlare dei musei dedicati all’icona della moda francese Yves Saint Laurent; dovrebbe infatti aprire a settembre lo spazio di 4mila metri quadrati che Marrakech destina a 5000 abiti, 15mila accessori haute couture e migliaia di disegni del grande maestro.  In contemporanea, nel 16° arrondissement al civico 5 di avenue Marceau (indirizzo storico della maison), aprirà anche il museo parigino. La sede francese ha ospitato per quasi 30 anni, dal 1974 al 2002, le creazioni di Yves Saint Laurent, e dal 2004 è la casa della fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent. Sin dalla creazione della sua casa di moda nel 1961, lo stilista aveva archiviato tutto il suo lavoro. Questi due musei permetteranno alla fondazione, che conserva 40 anni di creazioni del couturier, di esporre una parte della sua collezione, che oltre ad abiti, accessori e disegni mostrerà anche tavole da collezione e fotografie. “Una presentazione costantemente rinnovata permetterà al pubblico di rendersi conto della ricchezza di questo patrimonio. I vecchi saloni di alta moda e anche il laboratorio creativo di Yves Saint Laurent faranno parte del percorso, immergendo i visitatori nel cuore del processo di creazione della casa di moda”, ha spiegato la fondazione. Il museo di Marrakech, città che lo stilista aveva scoperto nel 1966 e dove soggiornava regolarmente, si troverà in rue Yves Saint Laurent a due passi dai giardini Majorelles e sarà una struttura in terracotta marocchina e cemento progettata dallo studio francese KO. “L’importanza del Marocco nella sua opera fu tale e tanta che è naturale costruirvi un museo a partire dalle collezioni della fondazione”, ha commentato Pierre Bergé, l’ex compagno di YSL e cofondatore della sua azienda di moda. Nel museo marocchino oltre alla collezione permanente ci saranno spazi dedicati a mostre temporanee, un auditorium, una biblioteca con più di 5mila volumi, un bookshop e un ristorante. Per saperne di più tenete d’occhio il sito della fondazione.

2017-10-20T15:53:49+02:00