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Giovani e integrazione. Sant’Agata De’ Goti chiama Europa con un video

La clip in esclusiva su diregiovani.it

Sant'Agata De' Goti chiama Europa ROMA –  Una ragazza si sveglia e guarda il cellulare. Nessun messaggio. Esce di casa, tutte le persone che incontra sono immobili, il mondo è in bianco e nero. Finalmente una notifica sullo smartphone: “Join us”, “unisciti a noi”.

Unirsi, confrontarsi, trovare un nuovo modo per stare insieme. È questo il messaggio lanciato dalla lettera aperta inviata in forma di video dal gruppo di giovani che dall’8 al 17 novembre ha partecipato a ‘Europa’s Krater, symbol of differences’, un progetto di scambio culturale nell’ambito del programma Erasmus+ a Sant’Agata de’ Goti, borgo del beneventano fra i ‘più belli d’Italia’.

30 ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, alcuni provenienti da Estonia, Lituania, Polonia e Romania, altri, sei in tutto (3 uomini e 3 donne), residenti in Italia come rifugiati, ospitati dai comuni di Sant’Agata de’ Goti e Solopaca. Obiettivo della lettera: coinvolgere e attivare politicamente i giovani nella creazione di una coscienza sociale europea attenta ai problemi dell’accoglienza e dell’integrazione, che diventi coscienza globale.

Sant’Agata De’ Goti chiama Europa: Krater, symbol of differences, il progetto che promuove l’inclusione sociale

“La richiesta concreta che poniamo al Parlamento europeo attraverso il video è di risolvere il problema dei rifugiati e di farlo attraverso l’ascolto dei giovani europei, incrementando questo tipo di progetti, che hanno sui ragazzi un impatto enorme- spiega a diregiovani.it il trentunenne ideatore del progetto ‘Krater’ Ivan Prisco -. In dieci giorni di progetto si scardinano idee e cattive abitudini lunghe una vita. Con queste iniziative metti a frutto in un ambito non formale un sacco di nozioni, informazioni e confronti alla velocità della luce”.

Un’iniziativa nata da una precedente esperienza di Ivan in Lituania, sempre nell’ambito di Erasmus+, e scritta in collaborazione con la cooperativa sociale onlus ‘Immaginaria’. Tante le attività svolte con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale: dai laboratori di riciclo alle visite guidate, dalle escursioni alle esperienze a contatto con i prodotti della terra e la cucina locale. È proprio all’interno del ristorante di Ivan che i ragazzi hanno imparato che la carne non è l’unico alimento da mangiare in una dieta varia ed equilibrata.

Sant’Agata De’ Goti chiama Europa. I giovani con “le mani in pasta”

Ed è in un panificio della zona, che si occupa di tutta la filiera, che hanno capito che preparare pane e pasta con le proprie mani non è poi cosi complicato. ‘Krater’, il nome del progetto proveniente dall’antico vaso greco trovato nella cittadina beneventana e raffigurante il ratto di Europa, è stato quindi l’occasione per agganciare esperienze solidali di integrazione ad un trend in crescita che vede sempre più giovani impegnati in attività legate alla coltivazione della terra e al recupero dei mestieri più antichi, soprattutto al Sud. Un Sud che ha nel dna la propensione all’accoglienza: “La reazione dei cittadini di Sant’Agata, nonostante un contesto di partenza un po’ chiuso, sono state molto positive – racconta Ivan -. Siamo riusciti a coinvolgere enti, associazioni, scuole e amministrazione comunale. Secondo me i giovani possono riscoprire questa attitudine all’accoglienza del nostro Sud. D’altronde siamo al centro del Mediterraneo”.

Giovani che lanciano messaggi di solidarietà utilizzando nuovi canali di comunicazione. “Sono i partecipanti del progetto che hanno scelto come e cosa ‘scrivere’ in questa lettera – spiega Ivan-. Essendo giovani hanno optato per il video, che ha un impatto immediato e non obbliga alla noia della lettura. Educa più un video che cento libri, anche perché i ragazzi tornando a casa e interagendo magari con parenti o conoscenti contrari all’accoglienza dei rifugiati riescono a fargli cambiare idea attraverso il racconto della propria esperienza. Il video in questo senso diventa strumento educativo di grande efficacia”.

Sant’Agata De’ Goti chiama Europa: con un video sono invitati a rispondere politici ed europarlamentari sull’argomento

E con un video sono invitati a rispondere politici ed europarlamentari. Il primo ad inviare una clip è stato proprio oggi l’europarlamentare Andrea Cozzolino: “Vi ringrazio per questo meraviglioso video, mi impegno a distribuirlo a tanti colleghi parlamentari europei di ogni Paese e formazione politica – afferma Cozzolino -. Mi pare un messaggio efficace, fatto da una città molto significativa del Mezzogiorno, della Campania e del beneventano, come Sant’Agata de’ Goti. Spero di potervi incontrare per discutere di nuovi progetti. Del resto l’anno che corre è l’anno del trentesimo anniversario dell’Erasmus, quindi è un modo per ricordare una delle politiche più efficaci che l’Unione è riuscita a generare a fronte di un’Europa che rischia di creare sempre più distanze con i propri cittadini. Complimenti per le politiche di integrazione che avete utilizzato, una delle grandi sfide dell’Europa di oggi e di domani – conclude Cozzolino – e complimenti per il messaggio positivo che avete voluto trasmettere”.

Sant’Agata De’ Goti chiama Europa: il video dei ragazzi in esclusiva per diregiovani.it

Tornando al video, dopo aver letto “Join us” la ragazza si alza, corre e balla l’inno europeo in un mondo che torna a colori. Esce da un cancello e tanti giovani le vanno incontro e la abbracciano.

Quella ragazza protagonista della clip è una rifugiata e ha trovato in Europa una nuova casa condivisa. Un esempio di come giovani e migranti possano trainare l’intero vecchio continente verso un nuovo slancio comunitario che vada oltre i muri.

2017-05-15T17:30:58+02:00