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Il Consiglio regionale approva legge contro bullismo

Zingaretti: "Siamo la prima Regione in Italia. Non lasceremo in solitudine chi rischia di subire discriminazioni"

Roma – Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge regionale contro il bullismo. Con questa legge si stanziano 600 mila euro, ha fatto sapere il capogruppo regionale del Pd, Massimiliano Valeriani. La somma servira’ a finanziare corsi per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli educatori, organizzazione di corsi, programmi e gruppi di supporto per i genitori, attivazione di programmi di sostegno in favore delle vittime con sportelli di ascolto nelle scuole, campagne di sensibilizzazione. I beneficiari sono i Comuni, i Municipi, gli enti locali, le scuole, le Asl e le associazioni del settore. Viene inoltre istituita una Consulta regionale sul bullismo, i cui componenti partecipano a titolo gratuito.

“Per il Lazio il bullismo e’ un nemico da non sottovalutare, come invece troppo spesso accade, ma da affrontare in ogni sua manifestazione. L’approvazione di questa legge testimonia la volonta’ della Regione di prendere di petto questo odioso fenomeno, partendo dalla prevenzione prima ancora che dal contrasto, e di essere protagonista e all’avanguardia su questo tema anticipando la normativa nazionale tuttora in discussione”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, a margine della seduta dell’Assemblea che ha approvato la proposta di legge regionale ‘Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo’.

“Per la prima volta in Italia una Regione smette di fare convegni e affronta la brutta piaga del bullismo. E’ una legge rivoluzionaria”. Lo ha detto, all’agenzia Dire, il capogruppo regionale del Pd, Massimiliano Valeriani, primo firmatario della proposta di legge contro il bullismo approvata dal Consiglio. “Faremo degli stanziamenti ogni anno che saranno dedicati esclusivamente a finanziare progetti per contrastare il fenomeno nelle scuole, nelle strutture sportive e anche per aggredire il fenomeno del cyberbullismo grave”, ha aggiunto Valeriani.

2017-05-12T11:45:44+02:00