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Safer internet day: a Roma i ragazzi mattatori sul palco contro il bullismo

"Nessuno può far arrivare meglio il messaggio ai giovani, più dei giovani stessi"

7 Febbraio 2017

safer internet day a romaROMA- Rappresentanti delle istituzioni, di associazioni, del mondo dell’istruzione, dello spettacolo e dell’informazione. Ma soprattutto loro, centinaia di studenti di ogni età provenienti dalle scuole di tutta Italia hanno affollato oggi gli spazi delle ex caserme di via Guido Reni a Roma in occasione dell’evento capitolino collegato al Safer Internet day 2017.

L’evento, che si è celebrato in 100 Paesi contemporaneamente, vuole essere una testimonianza di come il problema del bullismo, collegato alla rete e ai social network, sia ormai diventato di pubblico dominio e che, da parte dei giovani come degli adulti, sta crescendo progressivamente una maggiore consapevolezza sui pericoli del fenomeno.

A Roma hanno partecipato tra gli altri, il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli; il garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Filomena Albano; la prima firmataria in Senato del disegno di legge sul cyberbullismo, Elena Ferrara; lo psicoterapeuta dell’età evolutiva e editore dell’Agenzia di stampa Dire, Federico Bianchi di Castelbianco e i rappresentanti di Save the Children e Telefono Azzurro. A moderare il giornalista e conduttore del programma Rai ‘Mai più bullismo’, Pablo Trincia.

Credits Stefano Costa

Safer Internet Day a Roma, Federico Bianchi di Castelbianco: “nessuno può far arrivare meglio il messaggio ai giovani, più dei giovani stessi”

Ma i veri mattatori della giornata sono proprio loro, i ragazzi. Perché, per dirla con le parole di Castelbianco, “nessuno può far arrivare meglio il messaggio ai giovani, più dei giovani stessi”. Sul palco allestito all’ex caserma è stato un alternarsi di testimonianze, esibizioni e proiezioni. C’è stato chi raccontava la propria esperienza diretta o indiretta, chi ripresentava cortometraggi o minispot di sensibilizzazione sul tema premiati nei mesi passati. Spazio poi ai ‘SuperErrori del Web’, i cartoon protagonisti della campagna nazionale di ‘Generazioni connesse’. Sette personaggi, uno per ogni rischio della rete: da Chat woman a L’incredibile Url, Dall’uomo tango, a Silver Selfie, fino al Postatore nero e la Ragazza visibile.

Safer Internet Day a Roma, il Ministro Valeria Fedeli: “Dare strumenti formativi ai docenti sull’uso sicuro e informato della rete. I ragazzi diventino protagonisti”

 “Spero di riuscire ad anticipare le linee guida del disegno di legge già approvato al Senato. Perché credo sia importante dare strumenti formativi ai docenti sull’uso sicuro e informato della rete che è un elemento anche per loro per la lotta al cyberbullismo e per l’informazione dei ragazzi. Credo sia altrettanto importante che i ragazzi diventino protagonisti di questa scelta”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli a margine della giornata. “È importante- ha aggiunto il Ministro- avere in ogni scuola un riferimento specifico fatto da loro. Inoltre è necessaria una campagna contro l’indifferenza ed è fondamentale che si crei una forte solidarietà”. Quindi la sensibilizzazione verso il mondo degli adulti e dei media: “ancora oggi- ha concluso Fedeli- non vorrei sentirmi dire come avviene spesso ‘è una ragazzata’. Si tratta di educate al rispetto dei diritti di ogni ragazzo”.

Safer Internet Day a Roma, il Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Filomena Albano: “Quello che ancora manca per un reale contrasto al fenomeno è una legge”

“Oggi è la prima giornata contro il bullismo e il cyberbullismo che vede tanti attori diversi. Quello che ancora manca per un reale contrasto al fenomeno- nonostante una consapevolezza da parte di tutti sempre più consistente- è una legge. Oggi parliamo di questo, di una proposta di legge sul cyberbullismo che speriamo venga approvata quanto prima dal Parlamento”. Ha detto all’agenzia Dire, invece, il Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Filomena Albano.

“Grazie alla legge- ha aggiunto il garante- si può mettere in campo una vera azione di formazione e prevenzione più che di sanzioni. A tal proposito, sia gli autori che i destinatari di cyberbullismo sono da considerarsi vittime. I secondi in particolare devono essere rieducati, la chiave, quindi, è la prevenzione e non un’impostazione repressiva”.

Safer Internet Day a Roma, il saluto e l’appello di Domiziana Giovinazzo di Un Medico in Famiglia contro il bullismo
2017-05-08T16:58:11+02:00