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Assumo isotretinoina per tentare di debellare un’acne cistica terribile che mi deturpa viso e anima…

Inoltre, la settimana scorsa ho visionato un'inchiesta fatta sul Roaccutan

7 Aprile 2011

Ho 25 anni e da 2 mesi e mezzo assumo isotretinoina nella quantità di 40 mg al giorno (0,7 mg/Kg) per tentare di debellare un’acne cistica terribile che mi deturpa viso e anima, e la pillola Lybella da quattro mesi. Data la problematicità del farmaco i rapporti sono sempre ulteriormente protetti con metodo barriera. Il problema non è perciò di contraccezione. Durante l’ultima settimana di assunzione della pillola ho avuto perdite abbastanza consistenti, mentre da ieri ho terminato il blister ma non ho avuto alcuna emorragia. In primo luogo volevo sapere se devo rispettare comunque la settimana di sospensione e se la comparsa di spotting abbondante spieghi la non comparsa di emorragia.
Inoltre, la settimana scorsa ho visionato un’inchiesta fatta sul Roaccutan, e in essa è denunciata la reticenza informativa a riguardo dei possibili effetti psicologici, e in merito intervengono studiosi e psichiatri. Non ho mai assunto droghe per terrore di vedere compromesse le mie facoltà mentali e ora mi trovo costretta ad assumere un farmaco che potrebbe potenzialmente inficiarle. Dico "costretta" perchè capisco che se non mi fossi affidata a questo farmaco, che pare garantisca risultati miracolosi, anche se il percorso di cura è abbastanza lungo e difficile, non saprei dire a quale infelicità viscerale mi avrebbe condotto questa malattia, che molti riconducono meramente all’estetica quando sotto alla punta dell’iceberg si spalanca l’immensità dello zoccolo mentale in totale sconvolgimento. Ebbene, mi son trovata tra due fuochi e dal momento che uno non mi lasciava speranza mi sono buttata nell’altro pregando di uscirne rinata come una fenice. Denuncio il fatto che i dermatologi cui mi sono rivolta, entrambi primari di due differenti ospedali in città di due diverse regioni, non mi abbiamo accennato ai rischi di depressione o addirittura a casi di modifiche di dna del soggetto in cura, ma abbiano insistito solamente sulla teratogenicità e sulle necessarie e indispensabili cautele. Domando se lei sappia qualcosa in merito a questo farmaco, se io abbia a ragione delle inquietudini, essendomi anche sentita definire da uno dei due dermatologi "patata bollente" in quanto paziente in cura con isotretinoina.
Mi scuso infinitamente per una prolissità causata da silenzi altrui, ringrazio per l’attenzione.
Tantissimi saluti
Rachele,

Cara Rachele,
ci dispiace per il periodo difficile che stai affrontando.
Cercheremo di rispondere alle tue domande e di chiarire i tuoi dubbi.
I tre punti più importanti ci sembrano i seguenti:
– "devo rispettare comunque la settimana di sospensione?": sì, continua comunque a prendere la pillola nei tempi prestabiliti, perchè è importante avere una copertura anticoncezionale;
– "questi fenomeni richiedono un cambiamento di pillola?": forse no; ma è un aspetto che va valutato con un medico esperto in contraccezione per verificare l’entità e la durata del fenomeno, quindi ti consigliamo di parlarne con lo specialista che te l’ha prescritta, facendo presente quali altri farmaci assumi;
– "mi trovo costretta ad assumere un farmaco che potrebbe potenzialmente inficiare le capacità mentali": come giustamente scrivi tu, cara Rachele, l’acne cistica è una malattia molto seria, dal punto di vista fisico (con possili esiti cicatriziali che possono durare per tutta la vita) e psichico (infatti hai scritto che è una malattia terribile che deturpa viso e anima). Una volta verificato che non vi siano cause ormonali alla base della situazione, il trattamento in corso è sicuramente uno dei più efficaci. Come per la grande maggioranza dei farmaci (forse tutti), esiste il rischio di effetti collaterali, anche importanti. Come sempre, si tratta di valutare la necessità di assunzione del farmaco in rapporto alla gravità del quadro clinico, il rapporto tra il rischio e i possibili benefici, e seguire attentantamente il decorso anche per individuare precocemente i segni di possibili effetti collaterali. Comunque le ricerche effettuate segnalano un rischio raro di avere tra gli effetti collaterali del Roaccutan dei problemi a livello psichico e psichiatrico.
In ogni caso, a prescindere dai sintomi che hai, vista la difficoltà e la pesantezza che questa malattia e la sua cura possono causare, puoi sempre valutare la possibilità di chiedere un supporto psicologico per affrontare il tutto con un aiuto in più.
Restiamo sempre disponibili ad ulteriori delucidazioni, ti inviamo auguri di pronta risoluzione.
Cari saluti!,Rachele, 25 anni,17-03-2009,Corpo e salute,acne cistica

2011-04-07T15:39:09+02:00