Il cielo calpestato dall’uomo è un puzzle di relitti di satelliti, deiezioni tecnologiche, esperimenti abbandonati a marcire sulle rotte-cimitero. Una discarica in orbita che preoccupa, e non poco, gli scienziati. I frammenti, infatti, colpiscono sempre più spesso altri oggetti, causando un fenomeno a catena. Si chiama sindrome di Kessler, e potrebbe portare a saturare di detriti tutte le orbite circum-terrestri, fino a garantire ad ogni nuovo satellite lanciato, una sopravvivenza di al massimo 2 mesi, prima di essere colpito e abbattuto. Sono ormai 12 le agenzie spaziali internazionali che si occupano della cosiddetta “mitigazione”, e si riuniscono nell’Interagency specedebree coordination Commettee. L’Esa ha un programma apposito, lo Space Situational Awareness, lanciato ufficialmente il 1° gennaio del 2009 che sta per entrare nella fase implementativa che durerà fino 2019.
Ce ne parlano: Enrico Flamini – Chief Scientist Asi e Claudio Portelli – Responsabile Space Debris Asi
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