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Sono un’insegnante della Scuola dell’Infanzia, in classe è presente un bambino di 5 anni, che dal primo giorno ha mostrato atteggiamenti di violenza ed aggressività…

Questo bambino nn accetta le regole, nn accetta di essere ripreso dalle insegnanti, nn accetta qualsiasi tipo di rimprovero...

15 Gennaio 2013

Buona sera, sono un’insegnante della Scuola dell’Infanzia in una scuola in cui è presente un bambino di 5 anni, che dal momento dell’ accoglienza ha mostrato atteggiamenti di violenza ed aggressività, sia verso i compagni che verso le insegnanti.
Questo bambino nn accetta le regole, nn accetta di essere ripreso dalle insegnanti, nn accetta qualsiasi tipo di rimprovero. Non appena lo si contraddice parte come una furia lanciando tutto quello che trova davanti,sferra colpi verso i compagni e, quando le insegnanti cercano di bloccarlo comincia a cercare di colpire anche loro! Questi momenti di assoluta anarchia sono accompagnati da parolacce,insulti,sputi e,quando la rabbia è davvero tanta,il bambino "ringhia" esattamente come farebbe un cane!
Personalmente ho sempre accolto il bambino con dolcezza ed estrema accondiscendenza,ma l’unico risultato prodotto finora è stato quello di allungare i tempi di reazione! La risposta è sempre la stessa: aggressività.
Il bambino è un bambino adottato che è stato presentato come un caso particolare, ma nn si è mai fatto riferimento a questa indole violenta! I genitori dicono che a casa è un bambino tranquillo e, quindi nn è mai stato sottoposto a visite specifiche. Non essendoci una certificazione il bambino nn è seguito da un’insegnante specializzato e, per fronteggiare i problemi dovuti ad una situazione ingestibile, il Dirigente ha deciso di cambiargli periodicamente sezione.
Tutte noi insegnanti lavoriamo insieme ma viviamo comunque una grande frustrazione perchè riteniamo di non avere le conoscenze del caso e le strategie di intervento adeguate per aiutare il bambino, che sicuramenete non si sente accettato!
Mi scuso per essermi dilungata ma ritenevo indispensabile raccontare a grandi linee la storia di questo bambino.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilita’.
Distinti saluti. ,

Gentile insegnante,
da come ci ha descritto la situazione capiamo che ci sono diversi elementi che rendono il vostro lavoro e il vostro intervento faticoso e spesso frustrante.
Visto che a scuola il disagio del bambino emerge in modo significativo, vi consigliamo di fare una segnalazione alla ASL del territorio tramite gli appositi moduli a disposizione della scuola, informando i genitori che avete seguito questa procedura perchè è possibile richiedere un aiuto al Servizio Pubblico per avere un AEC (Assistente Educativo) o un insegnante di sostegno, a seconda della problematica che viene rilevata dagli specialisti della ASL.
Per quanto riguarda il provvedimento di cambiargli periodicamente sezione, forse va valutato con attenzione perchè pensiamo che potrebbe ulteriormente attivare il bambino, che probabilmente ha bisogno di un contenimento da persone stabili, che possano essere un riferimento in una situazione che sembra già piuttosto frammentata.
Non sappiamo se nella vostra scuola c’è uno sportello d’ascolto a cui fare riferimento, ma qualora ci fosse questa la possibilità le consigliamo di chiedere un consiglio anche a chi se ne occupa.
Sperando di avervi dato dei primi suggerimenti utili, porgiamo cordiali saluti!
,Insegnante scuola dell’infanzia,21-01-2013,Disagio emotivo e/o psicologico

2013-01-15T15:31:27+01:00