Nella tradizionale scalata allo share, la quarta serata del Festival di Sanremo quest’anno si ritroverà fra i piedi – o meglio, sulla testa – un rivale in più. Un rivale di tutto rispetto: 50 metri di diametro per 130mila tonnellate di peso, la roccia extraterrestre 2012 DA14 ha tutte le carte in regola per catturare l’attenzione di un buon numero d’appassionati. D’altronde, non capita spesso che un Near Earth Object (NEO) si faccia così near: alle 20.25 di venerdì 15 febbraio, dunque a pochi minuti dall’inizio del Festival, starà sorvolando i cieli dell’Indonesia a soli 27600 km dalla superficie terrestre.
(fonte: Media-Inaf)
Small near-Earth asteroid 2012 DA14 will pass very close to Earth on February 15, so close that it will pass inside the ring of geosynchronous weather and communications satellites. NASA’s Near-Earth Object Program Office can accurately predict the asteroid’s path with the observations obtained, and it is therefore known that there is no chance that the asteroid might be on a collision course with Earth. Nevertheless, the flyby will provide a unique opportunity for researchers to study a near-Earth object up close. Here are the facts about the safe flyby of Earth of asteroid 2012 DA14 — a record close approach for a known object of this size.
REAL-TIME SIMULATIONS
These real-time simulations depict asteroid 2012 DA14 in its orbit around the sun and provide the asteroid’s current distance from Earth. 2012 DA14 will have a close, but safe, pass by Earth on Feb. 15, 2013 at 2:25 p.m. EST (19:25 UTC). At that time, the asteroid will pass no closer than 17,000 miles above the surface of Earth over Indonesia. The simulations, created with NASA’s Eyes on the Solar System, refresh every two minutes.
(fonte: NASA)
LINK UTILI:
NEAR EARTH OBJECT PROGRAM
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Come scrivono dall’ Agenzia spaziale italiana (Asi) l’oggetto (che non rappresenta alcun pericolo per la Terra, come invece potenziali asteroidi da neutralizzare con la vernice) non sarà visibile a occhio nudo, ma saranno sufficienti dei binocoli o dei telescopi per non perdersi l’evento, che raggiungerà il punto di massima vicinanza dalla Terra alle nostre 20:24 (un’ora in meno in tempo UTC), muovendosi da Sud a Nord.
Durante il suo flyby i punti privilegiati per l’osservazione saranno l’ Asia, l’ Africa e l’ Europa, soprattutto quella orientale (in Italia le osservazioni saranno ottimali intorno alle 23, scrive l’Asi). Per gli esperti, suggerisce il sito dell’ Unione astrofili italiani, per indirizzare correttamente i telescopi, si potrà consultare il sito specializzato della Nasa per l’oggetto in questione (2012 DA14) e specificando le coordinate del punto di osservazione.
l sito dell’Esa, poi, suggerisce anche come provare a localizzare l’asteroide seguendo le stelle, proponendo una tabella con cui orientarsi nel cielo (tempo permettendo). 2012 DA14 dopo essere sorto sopra la Vergine, si muoverà a sinistra del Leone, per poi proseguire verso il Piccolo Carro. A questo link una tabella del percorso, realizzata per i Paesi Bassi: per l’Italia la traiettoria va spostata leggermente sulla sinistra, come mostrato in dettaglio qui (i puntini blu rappresentano la localizzazione dell’asteroide come sarebbe visto dall’ Esrin di Roma, mentre la linea verde è la Chioma di Berenice, presa come punto di riferimento). Il sito del Virtual Telescope, inoltre, mette a disposizione anche una mappa con il percorso relativo a osservazioni da Milano e Palermo.
Per chi non volesse invece sfidare il freddo, sempre sul Virtual Telescope dalle 23:00 in Italia verrà trasmesso online il passaggio ravvicinato. Anche il telescopio del Marshall Space Flight Center della Nasa nell’Alabama e il Clay Center Observatory nel Massachusetts, entrambi su Ustream ( qui e qui i link rispettivamente), propongono la diretta dell’evento, sebbene comincino quando in Italia sarà passata la mezzanotte.
Ai nottambuli non può mancare la diretta della Slooh Space Camera (orari, in due ondate: la prima alle nostre 3 di mattina e la seconda alle 6). Infine, il canale del Jpl della Nasa su Ustream che trasmetterà immagini, dalle nostre 18, con telescopi localizzati in Australia ed Europa.
(fonte: WIRED)