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Alla scoperta dei segreti di Curiosity e gli altri rover

Ce ne parla Nagin Cox, Head of engineering for the Mars Curiosity rover, intervistata nella sede romana dell'Ambasciata degli Stati Uniti

Per Nagin Cox tutto è cominciato a 14 anni, quando attraversava la sua fase fantascientifica, tra Star Trek e Guerre stellari. Oggi è head of engineering for the Mars Curiosity rover, lavora per la Nasa e segue passo passo i movimenti sul pianeta rosso. Al polso porta tre orologi: uno è sincronizzato sul tempo per Curiosity, l’altro su quello del rover precedentemente atterrato, Opportunity, che si trova sull’altra faccia di Marte, e il terzo è fisso sull’ora della California, quella di casa. L’abbiamo intervistata nella sede romana dell’ambasciata degli Stati Uniti.


n volo con la Virgin Galactic, più veloci del suono
I turisti che hanno prenotato un volo spaziale sarebbero 500. Per 200.000 dollari a testa sperano di volare tra le stelle, ma il debutto dei viaggi commerciali continua a slittare. Intanto, però, la navetta SpaceShipTwo della Virgin Galactic ha effettuato il primo volo alimentato dal motore a razzo. E’ durato solo 16 secondi, ma è stato un successo. E’ accaduto nei cieli della California, dove i due piloti a bordo hanno raggiunto l’altezza di 17,7 km superando la velocità del suono. Hanno corso a 1.470 chilometri all’ora, come riporta New Scientist. La prossima tappa prevede di portare il razzo oltre il confine tra atmosfera e spazio, così da compiere un volo suborbitale.

Hai il cellulare scarico? Usa l’acqua
Il carica batterie del futuro arriva dalla Svezia e, anziché energia elettrica, usa l”oro blu’. Pesa tre etti, costerà 200 euro e sembra una vaschetta avveniristica, ma è un mini reattore che produce energia usando l’idrogeno dell’acqua. Il contatto con una piastra di siliciuro di sodio produce idrogeno a bassa pressione, che si combina con l’ossigeno dell’aria formando nuovamente acqua e generando corrente grazie a una membrana a scambio protonico. Per ricaricare cellulari, lettori mp3 o videocamere basta un cucchiaio d’acqua. Secondo gli inventori i principali beneficiari saranno tutti i viaggiatori in luoghi remoti e gli appassionati di attività all’aperto e lontano dalla civiltà.

Loss of the night, la app che misura la luce notturna
Alzare gli occhi al cielo e scrutare le stelle con il naso all’insù è la via tedesca per creare ‘dal basso’ una banca dati sull’inquinamento luminoso. Basta avere uno smartphone Android e scaricare la app gratuita ‘Loss of the night’. Chi lo fa vedrà comparire una mappa di Google Sky con tutte le stelle e potrà segnalare quali vede e quali no. Le risposte vanno poi a confluire, in modo anonimo, nell’archivio Globe at Night, un progetto di Citizen Science che dal 2006 tiene sotto controllo l’inquinamento luminoso. Più risposte arrivano, più i risultati acquisiscono validità, andando a integrare quelli provenienti dai satelliti. La app è stata realizzata da un team di ricercatori tedeschi.

Il grafene verso la superfluidita’
Ad alte temperature un dispositivo a base di grafene raggiunge lo stato di superfluidità. La scoperta per cui il cosiddetto ‘materiale delle meraviglie’, composto da sottilissimi fogli di carbonio, raggiunge quello stato in cui la viscosità è pari a zero e scorre senza attrito èopera dei ricercatori dell’Università di Camerino, che hanno già depositato il brevetto.

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2018-06-05T17:31:57+02:00