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Agile, una piccola missione per tante scoperte

E' quello che è successo ai giovani scienziati e studenti del dottorato internazionale di Astrofisica Relativistica dell'International Centre for Relativistic Astrophysics, basato all'Università La Sapienza di Roma.

Una piccola missione non significa piccoli risultati. Innanzitutto chiariscono questo gli scienziati riuniti nella sede romana dell’Agenzia spaziale italiana per fare il punto su Agile, durante il workshop ‘Gamma rays and galactic cosmic rays’. Dal 1997, anno in cui la piccola missione venne proposta, di strada ne ha fatta tanta. Addirittura di più di quella prevista.
L’episodio più eclatante e inaspettato è quello del settembre 2010, quando è stata scoperta la variabilità della Crab nebula. Era ritenuta immutabile, e invece la nebuosa del Granchio subisce delle variazioni dovute alla galassia sottostante. La scoperta è di grandissimo rilievo, considerando che la nebulosa era la candela standard su cui tutti facevano calibrazioni, e che Agile ha rivoluzionato il modo di pensare.


acqua antica terra vita marteL’acqua sotterranea che svela forme di vita
La vita potrebbe annidarsi dove meno te lo aspetti. Per esempio in un’isolata riserva idrica dell’Ontario, in Canada. E’ lì che gli scienziati hanno scovato acqua intrappolata tra le rocce che potrebbe avere più di 2,6 miliardi di anni e che, soprattutto, presenta moltissimi elementi compatibili con la vita. Questo significa che potrebbero esserci nuove informazioni da scoprire sull’evoluzione dei microbi in biomi isolati e quindi sui luoghi in cui la vita può nascere. Non solo sulla Terra, ma anche altrove. Di fatto è stato scoperto un modo in cui i pianeti possono creare e preservare condizioni ambientali adatte alla vita microbica per miliardi di anni. Questo accade a prescindere da quanto sia inospitale la superficie del pianeta, e potrebbe aprire la possibilità di trovare simili ambienti anche altrove. Per esempio, sotto la superficie di Marte

Il telescopio Kepler è nei guai
Nei suoi quattro anni di vita Kepler ha raggiunto risultati straordinari. Ha indagato con precisione ogni dettaglio di oltre 100.000 stelle cercando di cogliere cambi di luminosità che presuppongono il passaggio di esopianeti, e ha fornitokepler missione pianeti extrasolari preziose informazioni su quale sia la probabilità che esistano pianeti con caratteristiche di abitabilità e sui quali eventualmente potrebbero esserci le condizioni per ospitare forme di vita. Ma ora è in pericolo. Uno dei giroscopi a bordo è in avaria. Si tratta di uno strumento vitale per il funzionamento corretto delle attività del satellite perché provvede al suo perfetto puntamento e alla sua stabilità. Senza la stessa precisione, il lavoro è infattibile. Già l’anno scorso uno dei 4 apparati era andato in avaria, sostituito da quello di riserva. Questo nuovo guasto potrebbe essere il colpo di grazia.



La stimolazione giusta per capire la matematica
La matematica si impara con studio ed esercizio, ma anche due elettrodi potrebbero tornare utili. Un team di studiosi dell’università di Oxford ha scoperto, infatti, che la stimolazione cerebrale è in grado di migliorare le abilità matematiche. In realtà nessuno è stato in grado di spiegare esattamente come avvenga, ma, di fatto la capacità di far di conto sarebbe notevolmente migliorata in chi si è sottoposto al trattamento, e per almeno sei mesi. I neuroni, infatti, si sono attivati in modo più sincrono. Questa scoperta indica che con una migliore integrazione tra neuroscienza ed educazione si potrebbero aiutare le persone a raggiungere il proprio potenziale cognitivo nella matematica, ma anche chi soffre di malattie neurodegenerative, ictus o difficoltà nell’apprendimento.

Un modulo in piu’ per Voyager
La missione Voyager, in orbita dal 1977 e con una vita che arriverà almeno fino al 2020, si è arricchita di una nuova applicazione. Sulla sonda, infatti, il software della Nasa Eyes on the solar system ha un nuovo modulo. Si tratta di un sistema che comprende due indicatori. Uno riguarda il livello delleVoyager 1 particelle energetiche che il Sole emette sotto forma di vento solare, l’altro è relativo ai raggi cosmici provenienti dallo spazio interstellare. E’ importante tenere sotto controllo questi fattori perché se la sonda lascerà il sistema solare il momento sarà segnalato da un’improvvisa inversione del campo magnetico, indicata dal crollo delle particelle emesse dal Sole e dal contemporaneo incremento esponenziale dei raggi cosmici provenienti dallo spazio interstellare.



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2018-06-05T17:31:37+02:00