Attualmente la nostra stella sta scaldando i motori per avvicinarsi al picco massimo della sua attività, previsto per la fine dell’anno. Durante questa fase del ciclo, il numero di buchi coronali tende a diminuire. Durante il picco massimo i campi magnetici sul Sole si invertono e nuovi buchi coronali compaiono vicino ai poli con un allineamento magnetico opposto. Mentre il Sole torna a rallentare la sua attività, i buchi aumentano di grandezza e numero, estendendosi anche oltre i poli. In queste fasi, possono comparire buchi coronali ancora più estesi di quello attuale.
I buchi coronali, spiegano gli esperti Nasa, sono molto importanti per capire le dinamiche del meteo spaziale perchè proprio da queste regioni partono sciami di particelle solari che viaggiano a velocità elevatissime, anche tre volte superiori rispetto ai venti solari più deboli.
Rimane ancora da chiarire quale sia l’origine di questi buchi: per ora si sa che sono correlati a regioni del Sole in cui i campi magnetici si sollevano e si allontanano senza tornare indietro verso la superficie solare.
I buchi coronali sono una caratteristica tipica del sole, anche se appaiono in luoghi diversi e con diversa frequenza in base ai momenti del ciclo di attività solare. Al momento, quest’ultimo sta andando verso la sua fase di massimo, prevista per la fine del 2013.
Durante questa parte del ciclo, il numero di buchi coronali diminuisce. Inoltre, i campi magnetici sul “retro” del sole e i nuovi buchi coronali appaiono vicino ai poli. I buchi coronali poi aumentano di dimensione e numero, estendendosi ulteriormente dai poli non appena il sole torna verso la fase di minimo.
Perché vengono osservati e studiati? Essi sono importanti per la nostra comprensione della meteorologia spaziale, in quanto danno origine al vento ad alta velocità delle particelle solari che le spinge oltre il Sole tre volte più velocemente rispetto ad altre zone della nostra stella. Tuttavia, non è ancora stato capito come nascono i buchi coronali.
Ciò che è certo è che essi sono correlati alle aree del sole in cui i campi magnetici si librano in alto e lontano, non riuscendo a far ritorno verso la superficie, come succede altrove. [nextme]