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Soffro di ansia dall’età di 11 anni dopo aver perso un genitore…

Ho paura di non riuscire a prendere il treno e non riuscire a far nulla una volta là rimanendo in una camera d'albergo nell'ansia e nella nausea, consigli?...

23 Gennaio 2014

Salve,
soffro di ansia dall’età di 11 anni dopo aver perso un genitore, ho continuato lo stesso ad andare a scuola finendo gli ultimi mesi di 1° media che mi rimanevano e trasferendomi in un altro paese poco lontano e cambiando scuola ma iniziata la 2° media è andato male tutto.. ho iniziato a soffrire d’ansia stando male tutti i giorni prima di andare a scuola anche a livello fisico con nausea e spesso vomitavo, a scuola non c’era nulla che non andava ma non legavo con nessuno dunque ho iniziato a stare a casa e fare un sacco di assenze e così ho perso l’anno, in quell’anno ho capito cosa volevo fare,finire la 2° e 3° media e ritirarmi da scuola studiando le superiori da sola a casa e sostenere gli esami a giugno/settembre presso una scuola pubblica o privata.. e così ho fatto.. ho ricominciato la 2° media per la 2° volta, dopo mille difficoltà l’ho finita e così anche la 3°.
L’anno scorso ho cominciato il liceo classico da privatista prendendo lezioni pomeridiane 2 volte a settimana e il resto del tempo a casa non riuscivo ad andare da nessun’altra parte evitando negozi etc. ma quando ho sostenuto l’esame a giugno si è ripresentato il problema, nausee fortissime costringendomi ad assumere medicine (lexotan,ansiolin) che alteravano le mie capacità mentali, però ce l’ho fatta con ottimi risultati.. non è stato tanto difficile perchè la scuola era nella mia stessa città ma quest’anno è cambiato tutto.. ho deciso di fare 2 anni in 1 per cancellare l’anno perso alle medie e la scuola qui nella mia città non lo accettava dunque quest’estate a settembre mi sono iscritta in una scuola paritaria di roma (sono del nord) per sostenere l’esame a giugno, ho preso tutti i libri e in questi mesi studio completamente da sola senza neanche più le lezioni pomeridiane (non trovavo insegnanti affidabili e disposti negli orari che potevo andare io) però più si avvicina giugno e più penso di non farcela ad affrontare viaggio più esami, non ho paura di non sapere nulla ma del viaggio in sè e uscire di casa, andrò con una persona mia coetanea perchè mia madre non può accompagnarmi, non so cosa pensare e cosa fare, per ora sto tutto il giorno in casa, ho paura di non riuscire a prendere il treno e non riuscire a far nulla una volta là rimanendo in una camera d’albergo nell’ansia e nella nausea, consigli? Cosa dovrei fare?,

Cara Alina,
la situazione è molto delicata, per questo andrebbe trattata con un’attenzione più mirata, prendendo in considerazione tutte le variabili presenti.
Ci rendiamo conto che non sia facile per te vivere così, soprattutto perché è già passato molto tempo e forse i sintomi si sono cronicizzati. La tua vita da quando hai subito quella tragica perdita è cambiata notevolmente e più vai avanti e più diventa difficile riuscire a gestire le normali attività del quotidiano.
Capiamo che non sia facile affrontare il disagio in modo diretto, ma chiudersi in casa non ti proteggerà dai tuoi fantasmi, perché si ripresentano nonostante te e ti seguiranno ovunque, forse è ora di guardarli in faccia.
E’ importante capire cosa c’è di così pericoloso nel mondo esterno che t’impedisca di uscire e di condurre una vita normale, hai paura che possa accaderti qualcosa che possa sfuggire al tuo controllo? Noi siamo certi che tu abbia le risorse e le capacità per intraprendere un percorso che ti possa aiutare a capire cosa stia alla base del tuo disagio, con l’aiuto di un adulto di riferimento che ti accompagni ad intraprendere la strada. Sappiamo che non sia facile, ma sei così giovane e con il sostegno di persone esperte potrai gradualmente ritrovare il tuo equilibrio. Capiamo anche che ci vorrà del tempo perchè tutto si sistemi, per una risposta concreta alla tua richiesta pensiamo che per questa volta possa essere utile farti accompagnare da qualcuno che riesca a tranquillizzarti, in modo da riuscire a affrontare questa ulteriore prova.
Ricordati che solo conoscendo il nemico si può provare a sconfiggerlo davvero.
Un caro saluto!,Alina, 16 anni,23-01-2014,Disagio emotivo e/o psicologico,ansia

2014-01-23T12:41:52+01:00