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L’enigma di Mercurio, il pianeta che si sta rimpicciolendo

ROMA – Dopo la declassazione di Plutone a pianeta nano, con un diametro di “soli” 4.879 chilometri Mercurio è il pianeta più piccolo del Sistema Solare. Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che in realtà la sua superficie in passato era molto più estesa di oggi, con un diametro maggiore di ben 14 km. In pratica, […]

mercurio-messengerROMA – Dopo la declassazione di Plutone a pianeta nano, con un diametro di “soli” 4.879 chilometri Mercurio è il pianeta più piccolo del Sistema Solare.
Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che in realtà la sua superficie in passato era molto più estesa di oggi, con un diametro maggiore di ben 14 km.
In pratica, nel corso di circa 4 miliardi di anni Mercurio si è andato via via rimpicciolendo, più velocemente di quanto previsto in passato.
Le ipotesi sul restringimento del pianeta, infatti, non sono nuove.
Grazie alle immagini di Mariner 10 nel 1974, gli scienziati avevano una buona visione di Mercurio, seppur solo parziale.
La sonda della NASA scattò circa 6 mila fotografie e mappò circa il 40% della superficie del pianeta.
Troppo poco per fare dei calcoli pratici sulla sua contrazione.

Mercurio

A dare una svolta all’enigma di Mercurio ci ha pensato Messenger.
Lanciata nel 2004, la sonda della NASA sta raccogliendo immagini e dati sul pianeta più prossimo al Sole.

A differenza della Terra, che vanta di numerose placche tettoniche, la superficie di Mercurio è formata da una sola placca.
Per aiutare a valutare quanto il pianeta possa essersi ridotto, i ricercatori hanno esaminato le caratteristiche tettoniche, chiamate scarpate e creste, che derivano dal raffreddamento interno e dalla compressione della superficie.

Mercurio

Le scarpate sono scogliere causate da difetti di spinta che hanno “rotto” la superficie, e possono estendersi fino a 3 km di altezza. Le creste sono causate da difetti che non si estendono in profondità e tendono ad avere rilievo minore.
Il nucleo liquido ferroso di Mercurio si sta raffreddando, così facendo si solidifica e di conseguenza il volume dell’intero pianeta diminuisce. Queste modifiche si fanno sentire anche in superficie frastagliando la crosta.

Mercurio

Messenger ha aiutato gli scienziati a mappare un totale di 5.934 di queste caratteristiche tettoniche, permettendo loro di stimare la riduzione di tutti gli strati e quindi calcolare la diminuzione del raggio del pianeta, ovvero un rimpicciolimento di 7 km in circa 4 miliardi di anni.

Oltre ad essere il più piccolo pianeta del Sistema Solare, Mercurio ha un orbita più eccentrica degli altri ed è il più vicino al Sole.

2017-05-08T17:47:51+02:00