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Materia e energia oscura, la caccia continua a 450 anni da Galileo

Sono due gli anniversari che si incrociano nel Simposio organizzato dall'Agenzia spaziale italiana all'Accademia dei Lincei. Entrambi legati al padre della scienza moderna, Galileo Galilei, un faro per gli studiosi di tutte le epoche

26 Settembre 2014
Sono due gli anniversari che si incrociano nel Simposio organizzato dall’Agenzia spaziale italiana all’Accademia dei Lincei. Entrambi legati al padre della scienza moderna, Galileo Galilei, un faro per gli studiosi di tutte le epoche. Una data è legata alla sua nascita, ed è il 2014: l’anno in cui ricorre il 450esimo anniversario dei suoi natali. L’altra è il 22 settembre: lo stesso giorno di 25 anni fa, per la prima volta nella Storia, un Papa riabilitava lo scienziato eretico costretto all’abiura nel 1633. Fu Giovanni Paolo II a indicare l’opera di Galilei come “una tappa essenziale nella metodologia della ricerca e, in generale, nel cammino verso la conoscenza del mondo della Natura”. Nell’incontro dello scorso 22 settembre il mondo scientifico si è confrontato su tutti gli esperimenti volti a catturare i segreti di materia e energia oscura.

Nelle NEWS:
– MAVEN, MISSIONE COMPIUTA: RAGGIUNTA L’ORBITA DI MARTE
– MOM, ANCHE L’INDIA ARRIVA SU MARTE
– LA SUPERCOLLA? CREATA GRAZIE ALLE COZZE
– CAVES, TRAGICO INCIDENTE IN GROTTA: MUORE GIOVANE SPELEOLOGO
– SUPERLUNA, LA FOTO VINCITRICE DEL CONTEST DIRE-ASI

Tra questi, spiccano i risultati senza precedenti ottenuti dallo spettrometro magnetico alfa (Ams), installato sulla Stazione spaziale internazionale. Uno strumento prezioso, a cui hanno dato un contributo fondamentale sia l’Asi che l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), attraverso la realizzazione di sei degli otto sottosistemi rilevatori di particelle dello spettrometro che va a caccia della materia oscura. Per la prima volta le misure dei raggi cosmici sono state così accurate. Un campo in cui l’Italia, grazie ai suoi centri di ricerca, ha una tradizione importante. Perché i risultati ottenuti siano così preziosi e così utili rispetto a quelli precedenti lo ha spiegato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston.


Lo spettrometro è in perfetta salute e continuerà il suo lavoro ancora per molti anni. La sua vita è legata a quella della Stazione spaziale internazionale, il più grande laboratorio mai realizzato nello spazio, attivo almeno fino al 2020. Forse fino al 2024

Un lavoro incessante, quello di Ams. E’ il premio Nobel Samuel Ting, in apertura del Simposio, a centrare il carattere dello strumento. “L’aspetto più eccezionale di Ams è sondare lo sconosciuto, cercando fenomeni che esistono in Natura che noi non abbiamo ancora immaginato o che non abbiamo ancora gli strumenti per conoscere”.


MAVEN, MISSIONE COMPIUTA: RAGGIUNTA L’ORBITA DI MARTE
Dopo dieci mesi di viaggio e più di 700 milioni di chilometri l’orbiter Mars Atmosphere and Volatile Evolution (Maven) ce l’ha fatta: ha raggiunto l’orbita di Marte. Ora, per l’orbiter targato Nasa, inizia un periodo di verifica di sei settimane, in cui la strumentazione scientifica sarà messa alla prova per testare il suo corretto funzionamento. Da novembre inizierà il lavoro vero e proprio: Maven si dedicherà allo studio dell’atmosfera del pianeta rosso. In particolare, si occuperà di composizione, struttura e dispersione dei gas, nell’ottica di capire le interazioni tra l’atmosfera marziana e i venti solari.

MOM, ANCHE L’INDIA ARRIVA SU MARTE
Anche l’India è arrivata su Marte. Il 24 settembre la sonda Mars Orbiter Mission si è inserita nell’orbita del pianeta rosso. Da adesso in poi studierà la composizione dell’atmosfera marziana andando alla ricerca di metano e di eventuali tracce di vita primitiva. Per farlo, si avvale di almeno 5 strumenti: una camera, un fotometro, due spettrometri e un sensore a metano. La missione, costata 75 milioni di dollari, fa dell’India il quarto Paese che ha raggiunto l’orbita di Marte. I primi a farlo furono gli statunitensi il 14 luglio 1965, quando la sonda Mariner 4 regalò i primi scatti della superficie del quarto pianeta del Sistema Solare.

LA SUPERCOLLA? CREATA GRAZIE ALLE COZZE
I ricercatori del Massachussets Institute of Technology hanno dato vita a una nuova colla idrorepellente, i cui usi variano dalla riparazione di navi alla cura delle ferite degli uomini. Per farlo si sono ispirati alle cozze, le cui proteine, frutto della secrezione, sono degli adesivi naturali. Gli scienziati hanno allora messo a punto un batterio dell’Escherichia coli in grado di produrre un materiale ibrido, che incorpora le proteine delle cozze con quelle batteriche presenti nelle biopellicole. Il risultato è una supercolla in grado di resistere all’acqua. Questo primo esperimento apre la strada a un nuovo approccio, che fa del lavoro dei batteri il suo punto di forza.

CAVES, TRAGICO INCIDENTE IN GROTTA: MUORE GIOVANE SPELEOLOGO
Luigi Mereu, 32 anni, di Nuoro, ha perso la vita nella grotta Su Bentu, nel Supramonte di Oliena, durante le attività di supporto all’addestramento Caves 2014 degli astronauti dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Il giovane è precipitato per venti metri, mentre era in corso un’esercitazione notturna. L’Esa ha immediatamente sospeso le attività di Caves 2014, a cui stava prendendo parte anche Luca Parmitano, e si è stretta alla famiglia dello speleologo nel lutto.

SUPERLUNA, LA FOTO VINCITRICE DEL CONTEST DIRE-ASI
Si intitola ‘Dillo alla luna’ ed è stata scattata da Marco Scarpino la foto vincitrice del concorso ‘Moonlight’, organizzato da Diregiovani in collaborazione con l’agenzia di stampa Dire e l’Agenzia spaziale italiana (Asi). Ad incoronare il vincitore, premiato con un telescopio, la giuria che si e’ riunita ieri nella sede della ‘Dire’ e che ha esaminato un centinaio di foto. Protagonista assoluta, come da regolamento, la splendida Superluna immortalata nella notte tra l’8 e il 9 settembre, quando il nostro satellite si e’ mostrato piu’ grande e luminoso che mai.

2018-06-05T17:26:05+02:00