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Rosetta: al via il contest per dare un nome al sito dell’accometaggio J

Il concorso organizzato da ESA e dai partners coinvolti nella missione, prenderà il via oggi e si concluderà alle 23.59 del 22 ottobre

16 Ottobre 2014
Dopo un viaggio lungo dieci anni, il lander Philae a bordo di Rosetta è ormai prossimo all’atterraggio sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, previsto per il 12 novembre.
Considerata l’importanza di questo evento, L’ESA e i suoi partner, hanno organizzato un concorso aperto al pubblico per dare un nome significativo al sito di atterraggio, al momento denominato “J” (Crediti immagine: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA). Il concorso è organizzato dall’ESA ma le agenzie nazionali e gli istituti di ricerca di Germania, Francia e Italia coordinano la competizione a livello nazionale. L’ASI e l’INAF partecipano congiuntamente al contest, che si apre ufficialmente oggi e si concluderà il 22 ottobre alle ore 23.59.

Una giuria composta da esperti coinvolti nella missione Rosetta si occuperà della valutazione delle proposte e sceglierà un vincitore che sarà annunciato il 3 novembre sulla pagina del sito web e sui social network dell’ESA.
Per il vincitore, c’è in palio la possibilità di vivere in prima persona l’atterraggio del lander sulla superficie della cometa, durante un evento esclusivo che si svolgerà al centro di controllo dell’ESOC di Darmstadt, in Germania il prossimo 12 novembre.

Partecipare al contest è semplice, di seguito le principali regole da seguire:

Come partecipare

I partecipanti dovranno compilare in tutti i suoi campi, il form sul sito dell’INAF reperibile dal link in fondo alla pagina, non verranno accettate proposte presentate via social network. Una volta compilato il form, riceverete una mail che confermerà la ricezione della proposta. L’età minima per partecipare è 13 anni (compiuti entro il 16 ottobre).

La scelta del nome

Tutti i nomi possono essere proposti, ad eccezione dei nomi di persona. Il nome dovrà essere accompagnato da una breve descrizione (circa 200 parole) che motiva la scelta.

Il premio
Le spese per il viaggio e l’alloggio saranno coperte interamente da ESA, il vincitore verrà contattato da ESA dopo l’annuncio del 3 novembre per gli ulteriori dettagli. Nel caso in cui il vincitore fosse un minore, l’ESA provvederà a alla copertura delle spese per un adulto accompagnatore.

E’ possibile consultare il regolamento completo in tutte le sue parti ( in lingua inglese) su questa pagina

Semaforo verde per la missione Rosetta dell’Esa, nella quale si tenterà di far atterrare il Lander Philae su 67P/Churyumov-Gerasimenko il 12 Novembre, sarà il primo tentativo di atterraggio morbido su una cometa. Il sito di atterraggio del Lander Philae è attualmente conosciuto come Sito J ed è posizionato sul lobo più piccolo dei due esistenti sulla cometa. Sin dal suo arrivo, la missione ha condotto analisi scientifiche senza precedenti di una cometa, un residuo delle prime fasi del sistema solare 4,6 miliardi di anni di storia.


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Allo stesso tempo, Rosetta si sta muovendo sempre più vicino alla cometa: dai 100 km di distanza registrati ad Agosto, siamo ai 10 km attuali dal centro della cometa. Questo ha permesso uno sguardo più dettagliato ai luoghi di sbarco primario al fine di completare una valutazione del rischio, compreso un dettagliato censimento delle rocce. La decisione che la missione è ‘Go’ per il sito J conferma anche la cronologia degli eventi che porteranno all’atterraggio. CLICCA QUI’ per le NEWS

Questa estrema vicinanza ha permesso di scattare immagini molto suggestive e di grande valore scientifico oltre alla valutazione dei 5 siti inizialmente selezionati per l’atteraggio. Rosetta rilascierà Philae alle 9 e 35 del mattino del 12 novembre da una distanza di circa 22.5 chilometri dal centro della cometa. La procedura di discesa si compirà in circa 7 ore e sarà ultimata per le 16 e 30.
Sia il segnale di distacco che quello del touchdown, perverranno a terra 28 minuti e 20 secondi dopo: ciò significa che dovremo attendere rispettivamente le 10 del mattino e le 17 del pomeriggio per avere la conferma. Se tutto procederà come previsto, Rosetta e Philae inizieranno a comunicare circa due ore dopo la separazione.


“Adesso che sappiamo dove mirare, siamo ad un passo importante per lo svolgimento di questa eccitante operazione ad alto rischio” ha detto Fred Jansen, Manager Esa della missione Rosetta. “Comunque ci sono molti passaggi chiave da completare prima di poter dare l’Ok finale all’atterraggio.”


E’ stato battezzato ‘Sito J’ il luogo scelto per l’accometaggio del lander Philae. Per la prima volta nella Storia, grazie alla missione ‘Rosetta’ dell’agenzia spaziale europea (Esa), uno strumento di fabbricazione umana toccherà la superficie di una cometa. Nel corso di un incontro che si è svolto il 13 e il 14 settembre, da una rosa di cinque aree è stato selezionato il luogo principale che verrà proposto come sito di atterraggio per il lander. L’adozione finale è prevista per ottobre. La sonda Rosetta si trova attualmente a una distanza dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko di poco superiore ai 20 chilometri, dopo averla raggiunta lo scorso 6 agosto al termine di un viaggio durato dieci anni.

Il ‘Sito J’ "è quello che meglio tra tutti riesce a coniugare le esigenze degli scienziati con i vincoli di sistema e della dinamica di volo- commenta il co-project manager per il lander Philae, Mario Salatti- il tempo di discesa dal momento di distacco dall’orbiter all’atterraggio è di poco più di 7 ore e permette di svolgere le operazioni pianificate nella prima sequenza di investigazioni con l’energia a disposizione nelle batterie e con l’energia solare garantita dalle buone condizioni di illuminazione (circa 7 ore, seguite da 5 di buio) di questo sito".


"La visibilità dell’orbiter è adeguata perché tutti i dati raccolti vengano scaricati sul satellite, nonché per il successo dell’esperimento Consert (condiviso tra orbiter e lander)- prosegue Salatti- in base alle informazioni disponibili sulle asperità presenti, i cambi di inclinazione e le simulazioni del comportamento dell’apparato di atterraggio, il sito J fornisce migliori garanzie rispetto agli altri, ma si deve tenere bene a mente che l’atterraggio è un processo molto rischioso". Se si avrà successo, "Philae e i suoi strumenti avranno l’opportunità di studiare la sostanza di cui le comete sono costituite nella sua struttura originaria- dice Salatti- in quanto questo sito pare essere coperto meno di altri dal materiale ricaduto dalle fasi di attività precedenti". Ma c’è anche un piano di emergenza. Qualora il landing fosse problematico, è stato individuato un sito di back-up, denominato ‘sito C’.


Quella di Philae è "un’impresa mai tentata prima. È rischiosa, ma sarà un punto di svolta nelle attività di esplorazione dell’universo che resterà come passo fondamentale che non dimenticheremo, per il quale abbiamo la soddisfazione di sottolineare il grande contributo messo in campo dall’Italia attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana", è il commento del presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Roberto Battiston. Il lander Philae sarà rilasciato sulla superficie il 12 novembre.




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I 5 siti candidati

 Sito A  
  Il Sito A è una regione interessante situata sul lobo più grande, ma con una buona vista del lobo più piccolo. Il terreno tra i due lobi è probabilmente la fonte di alcune fuoriuscite di gas. Sono necessarie immagini ad alta risoluzione per studiare i potenziali rischi di superficie come piccole depressioni e pendii, mentre le condizioni di illuminazione devono essere studiate ulteriormente.
   
 Sito B  
  Il Sito B, all’interno della struttura simile ad un cratere sul lobo più piccolo, ha un terreno pianeggiante ed è quindi considerato relativamente sicuro per l’atterraggio, ma le condizioni di illuminazione potrebbero rappresentare un problema quando si considera la pianificazione scientifica a lungo termine di Philae. Saranno necessarie immagini a più alta risoluzione per valutare i pericoli in modo più dettagliato. Inoltre, si pensa anche che i massi possano rappresentare il materiale elaborato più recente e, pertanto, questo sito potrebbe non essere così incontaminato come alcuni degli altri.
   
 Sito C  
  Il Sito C si trova sul lobo più grande e ospita una serie di caratteristiche della superficie, tra cui alcuni materiali brillanti, depressioni, scogliere, colline e pianure, ma sono necessarie immagini ad alta risoluzione per valutare il rischio di alcune di queste caratteristiche. È inoltre ben illuminato, un potenziale beneficio per la pianificazione scientifica a lungo termine di Philae.
   
 Sito I  
  Il Sito I è una zona relativamente piatta sul lobo più piccolo che può contenere del materiale recente, ma sono necessarie immagini ad alta risoluzione per valutare l’estensione del terreno accidentato. Le condizioni di illuminazione devono inoltre consentire la pianificazione scientifica a lungo termine.
   
 Sito J  
  Il Sito J è simile al sito I, si trova anch’esso sul lobo più piccolo, e offre caratteristiche superficiali interessanti e una buona illuminazione. Offre vantaggi per l’esperimento CONSERT rispetto al sito I, ma sono necessarie immagini ad alta risoluzione per determinare i dettagli del terreno, che mostra alcuni massi e terrazzamenti.
   



Foto: ESA/DLR

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Dimensions (small lobe) 2.5 x 2.5 x 2.0 km OSIRIS
Dimensions (large lobe) 4.1 x 3.2 x 1.3 km OSIRIS
Rotation 12.4043 hours OSIRIS
Spin axis Right ascension: 69 degrees; Declination: 64 degrees OSIRIS
Mass 10^13 kg RSI
Volume 25 km^3 OSIRIS
Density 0.4 g/cm^3 RSI / OSIRIS
Water vapour production rate 300 ml/sec (Jun 2014); 1–5 l/sec (Jul-Aug 2014) MIRO
Surface temperature 205–230K (Jul-Aug 2014) VIRTIS
Subsurface temperature 30–160K (Aug 2014) MIRO
Gases detected Water, carbon monoxide, carbon dioxide, ammonia, methane, methanol ROSINA
Dust grains A few tens of microns to a few hundreds of microns COSIMA
(detections also by GIADA)

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2018-06-05T17:25:58+02:00