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Samantha Cristoforetti, il primo collegamento video dallo spazio: “l’Italia vista dallo spazio scalda il cuore” (COPIA)

Prima inflight call ('videochiamata' a Terra) con l'astronauta italiana, in orbita per sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Video

18 Dicembre 2014
ROMA – Nessuna nostalgia di casa e molto entusiasmo per tutte le attività di bordo. Si presenta così Samantha Cristoforetti, prima donna italiana a volare nello spazio, durante la prima inflight call della missione ‘Futura’, in collegamento con l’Agenzia spaziale italiana.

"Nessuna nostalgia, ora prevale l’entusiasmo– spiega ai cronisti-, vedere l’Italia dalla cupola è stata un’emozione intensa. Vista dallo spazio è proprio bella. Scalda il cuore".

LA CREATURA DELLO SPAZIO – I primi giorni a bordo della Stazione spaziale internazionale sono segnati da due emozioni, racconta Cristoforetti. La prima è quella della "sensazione di assenza di peso. È eccezionale. Lasciarsi andare, sentirsi fluttuare, chiudere gli occhi e avvertire le sensazione che il cervello ti dà" è ciò che l’astronauta italiana del corpo Esa ama di più. Oltre a questo, "la vista dalla cupola del nostro pianeta" è l’emozione più grande.  "Giorno dopo giorno divento una creatura dello spazio", commenta, ricordando che quando da piccola sognava di fare l’astronauta aveva in mente "cose da film. Invece lavorare sulla Stazione è molto diverso. Non è come lo immaginavo, ma è estremamente interessante", conclude.

IL NATALE SULLA ISS – Gli auguri di Natale di Samantha Cristoforetti arrivano direttamente dalla Stazione spaziale internazionale. Da lì, 400 chilometri in orbita sopra le nostre teste, lancia i suoi auguri a tutti gli italiani. "Dal mio Paese ho avuto moltissimo- spiega, fluttuando nella Iss durante il collegamento con l’Agenzia spaziale italiana-, lo devo all’Italia e a tutti gli italiani se sono qui sulla Stazione. Il mio augurio è che tutti gli italiani possano dire lo stesso". L’equipaggio si appresta ad affrontare le Feste con un kit di bordo: sulla Stazione, racconta l’astronauta, c’è un alberello di Natale pronto ad essere installato, e sono state appese anche della calze della Befana. Dentro, ciascun astronauta mette "qualche piccolo dono" per i compagni di viaggio, di modo che le festività non trascorrano senza regali.



CRISTOFORETTI: BENE SOSTITUZIONE UNITA’ EMU – L’attività più impegnativa a bordo della Stazione spaziale internazionale? Finora è stata la sostituzione di un’unità di supporto vitale a una tuta Emu, l”armatura’ che indossano gli astronauti durante le attività extra veicolari (meglio note come passeggiate spaziali). Lo racconta Samantha Cristoforetti,  rispondendo a una domanda dell’agenzia Dire, Cristoforetti ripercorre le ore di lavoro sulla tuta, quasi un’operazione chirurgica. "È stato un lavoro impegnativo, distribuito su due giorni. Ci siamo trovati a lavorare con tanti piccoli elementi, dovendo fare attenzione a non perderli. L’Unità è molto delicata, e c’è il pensiero che da quel lavoro dipende la vita di un astronauta". Ma è andato tutto bene, assicura Cristoforetti: "Funziona perfettamente. Il check out è stato effettuato" è il responso è positivo. Per quanto riguarda le difficoltà più temute, Cristoforetti, partita per la Stazione nella notte del 23 novembre per restare sei mesi in orbita, è ferma: "solo quando fai le cose ti accorgi se sono difficili", conclude.


Se non volete perdere neanche un dettaglio della Missione Futura potete inoltre seguire il viaggio di Samantha Cristoforetti sui siti e social network: EsaTwitterFlickrG+ e FacebookBlog Esa


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