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NASA, New Horizons cattura Plutone

ROMA – Dopo un viaggio di 9 anni e 4,8 miliardi di km, New Horizons ha raggiunto il più misterioso corpo celeste conosciuto. Qul puntino luminoso che vedete nelle foto qui in basso è Plutone, distante dalla sonda della NASA “appena” 203 milioni di km. Per quanto possa apparire insignificante, si tratta di due scatti […]

ROMA – Dopo un viaggio di 9 anni e 4,8 miliardi di km, New Horizons ha raggiunto il più misterioso corpo celeste conosciuto.
Qul puntino luminoso che vedete nelle foto qui in basso è Plutone, distante dalla sonda della NASA “appena” 203 milioni di km.
Per quanto possa apparire insignificante, si tratta di due scatti importantissimi, primi di una serie di foto ravvicinate che aiuteranno a studiare il pianeta nano.
New Horizons ha iniziato la sua discesa verso “il signore degli inferi”, che culminerà il 14 luglio 2015 con un flyby ravvicinato del pianeta nano.
Le nuove immagini, realizzate il 25 e il 27 gennaio, sono state rilasciate dalla NASA solo il 4 febbraio, per celebrare il compleanno di Clyde Tombaugh, l’uomo che scoprì Plutone nel 1930.

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Negli scatti, il pianeta nano è accompagnato dalla sua luna Caronte.
A questa distanza, gli altri satelliti minori sono ancora troppo piccoli per essere immortalati dagli strumenti di New Horizons.
Declassato a pianeta nano nel 2006, Plutone per molti astrofili, ma anche scienziati, viena ancora considerato il nono pianeta del Sistema Solare.

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UN LUNGO VIAGGIO
La missione New Horizons è decollata nel gennaio 2006 con l’obiettivo di sollevare il velo su Plutone.
Il pianeta nano è rimasto un mistero sin dalla sua scoperta nel 1930 perché è così piccolo e così lontano.
E’ stata lanciata fuori dalla Terra a più di 58 mila chilometri orari, più velocemente di qualsiasi altra sonda.
Ad oggi, ha coperto circa 4,8 miliardi di km durante il suo viaggio di nove anni attraverso lo spazio profondo, un lungo cammino che le è valso il soprannome “Everest dell’esplorazione planetaria”.

Plutone

New Horizons utilizzerà sette strumenti scientifici differenti per studiare Plutone e le sue cinque lune conosciute.
I principali obiettivi della missione comprendono la mappatura della composizione della superficie e della temperatura del pianeta nano e della sua luna più grande, Caronte, oltre alle caratteristiche atmosferiche e la geologia di entrambi.

LO STORICO INCONTRO HA INIZIO

Anche se New Horizons è a circa 216 milioni di km da Plutone, ha già iniziato a prendere le misure del pianeta nano.
La campagna scientifica di osservazione è partita ufficialmente oggi, segnando l’inizio della “Fase 1 di Approccio” (Approach Phase 1).
Molte delle immagini che New Horizons raccoglierà in questa fase saranno utilizzate per mantenere la sonda nella giusta direzione verso Plutone, con la prima manovra di correzione, se necessaria, probabilmente già nel mese di marzo.
Ma alcune delle foto saranno scattate per scopi prettamente scientifici, e New Horizons analizzerà anche la Fascia di Kuiper utilizzando due sensori al plasma diversi e uno strumento per analizzare le polveri.

Plutone

Entro la metà di maggio, New Horizons sarà abbastanza vicina per scattare le immagini migliori di sempre di Plutone.
(Le foto più nitide del pianeta nano finora sono state scattate da Hubble, il telescopio spaziale della NASA, e lo mostrano come una macchia di pixel.)

Il culmine sarà raggiunto intorno il 14 luglio quando New Horizons sarà a soli 9.656 km circa dalla superficie di Plutone.
Le foto del più vicino approccio, tuttavia, non saranno disponibili fin da subito, perchè la sonda impiegarà del tempo ad orientarsi verso la Terra per trasmettere il fascio di dati.

Il flyby di Plutone non sarà la conclusione del lavoro scientifico di New Horizons.
La NASA ha intenzione di inviare la sonda nelle oscure profondità del Sistema Solare esterno per osservare un altro oggetto della fascia di Kuiper, e hanno già individuato due buoni candidati.
Se la missione sarà estesa, New Horizons potrebbe raggiungere il suo secondo e ultimo obiettivo nel 2019.

2017-05-12T14:54:06+02:00