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Dall’acqua alla vita: i sette più grandi misteri di Marte

ROMA – Marte, il pianeta più vicino alla Terra, ha da sempre attirato l’attenzione dell’uomo. Per gli antichi astronomi cinesi, era conosciuto come la “stella di fuoco” e ancora oggi gli scienziati stanno “ardendo” dalla voglia di trovare risposta a quelle domande che circondano di misteri il pianeta rosso. E’ di ieri l’annuncio storico della […]

29 Settembre 2015

ROMA – Marte, il pianeta più vicino alla Terra, ha da sempre attirato l’attenzione dell’uomo.
Per gli antichi astronomi cinesi, era conosciuto come la “stella di fuoco” e ancora oggi gli scienziati stanno “ardendo” dalla voglia di trovare risposta a quelle domande che circondano di misteri il pianeta rosso.
E’ di ieri l’annuncio storico della NASA, che, con una conferenza in diretta, ha confermato al mondo la presenza di acqua sul Pianeta Rosso.
Si tratta di rivoli stagionali contenenti percolati, ossia dei sali che possono formare dei composti idrati stabili. Inoltre, sono in grado di abbassare la temperatura di congelamento permettendo all’acqua di rimanere liquida più a lungo e addirittura fino a -70°C.
Tuttavia, questa è solo la punta dell’iceberg.
Sono ancora tanti gli interrogativi marziani.
Qui ci sono alcuni dei più grandi quesiti irrisolti che hanno fatto di Marte, uno dei più grandi misteri dello Spazio.

1. PERCHÈ MARTE HA “DUE FACCE”?
marte neve curiosity nasa
Gli scienziati sono stati sconcertati sulle differenze tra i due poli di Marte per decenni.
L’emisfero nord del pianeta è liscio e basso, forse il luogo più piatto del sistema solare, che potrebbe potenzialmente essere stato creato da acqua che una volta scorreva sulla superficie marziana.
Nel frattempo, la metà meridionale della superficie marziana è ruvida e ricca di crateri, (dai 4 agli 8 km) superiore in elevazione rispetto al bacino settentrionale e ha un età geologica più antica.
Prove recenti suggeriscono che questa disparità enorme tra le due metà nord e sud del pianeta potrebbe essere stata causata da un schianto di un gigantesco meteorite sulla superficie marziana molto tempo fa.

2. QUAL È L’ORIGINE DEL METANO SU MARTE?
marte neve curiosity nasa
Il Metano – la più semplice molecola organica – è stato scoperto nell’atmosfera di Marte grazie alla missione Mars Express dell’Agenzia spaziale europea nel 2003. Sulla Terra, la maggior parte del metano atmosferico è prodotto dalla vita, soprattutto dal meccanismo di digestione dei bovini. Si pensa che il metano sia stabile nell’atmosfera marziana solo da circa 300 anni, per cui tutto ciò che ha generato questo gas lo sta facendo di recente.
Eppure, ci sono modi per produrre metano senza vita, come l’attività vulcanica. La sonda ExoMars dell’ESA prevista per il lancio nel 2016 studierà la composizione chimica dell’atmosfera di Marte e cercherà biotracce.

3. MARTE ERA ABITABILE?
marte neve curiosity nasa
Numerose missioni su Marte hanno rivelato una serie di caratteristiche sul Pianeta Rosso che suggeriscono che miliardi di anni fa, quando il Pianeta Rosso era giovane, sembra aver avuto una spessa atmosfera abbastanza calda per sostenere oceani di acqua liquida, un ingrediente fondamentale per la vita.
Gradualemente i laghi si prosciugarono, mentre l’atmosfera lentamente si trasformava: dai cieli azzurri simili alla Terra alle polverose tonalità rosse caratteristiche del Marte che noi conosciamo.
Ma se Marte era abitabile come la Terra, cosa lo ha fatto morire?

4. PERCHE’ NON LO E’ PIU’?
curiosity nuvole marte
I dati forniti dal rover Curiosity confermano la teoria che un tempo l’atmosfera marziana fosse ricca di ossigeno, favorendo l’ipotesi che avesse potuto ospitare qualche forma di vita aliena.
Che cosa è cambiato sul Pianeta Rosso è un interrogativo che ha lasciato a lungo perplessi gli scienziati.
Una possibilità è il vento solare.
A differenza della Terra, Marte non è protetto da un campo magnetico globale.

5. C’E’ VITA SU MARTE?
marte neve curiosity nasa
La prima sonda ad atterrare con successo su Marte, NASA Viking 1, ha aperto un mistero che resta ancora irrisolto: ci sono prove di vita su Marte? Viking ha rappresentato il primo tentativo di cercare la vita su Marte, e le sue conclusioni sono oggi oggetto di accesi dibattiti. Viking aveva rilevato molecole organiche come cloruro di metile e diclorometano. Tuttavia, questi composti sono stati respinti a causa della contaminazione terrestre, vale a dire, i detergenti utilizzati per preparare la navicella quando era ancora sulla Terra.
La superficie di Marte è molto ostile alla vita come noi la conosciamo, in termini di freddo, radiazioni, iper-aridità e di altri fattori. Eppure, ci sono numerosi esempi di vita che sopravvivono in ambienti estremi sulla Terra, come i freddi terreni secchi delle valli antartiche e l’ iper-arido deserto di Atacama in Cile.
C’è vita praticamente ovunque ci sia acqua allo stato liquido sulla Terra, e la possibilità che una volta c’erano gli oceani su Marte porta molti a chiedersi se la vita si sia potuta evolvere e, in caso affermativo, se non sia esistente. Rispondere a queste domande potrebbe aiutare a far luce su come la vita possa essere nel resto dell’universo.

6. LA VITA SULLA TERRA HA AVUTO INIZIO DA MARTE?
marte neve curiosity nasa
I Meteoriti scoperti in Antartide provenienti da Marte contengono strutture che assomigliano a quelle fatte dai microbi sulla Terra.
Anche se le molte ricerche svolte da allora suggeriscono una spiegazione chimica piuttosto che biologica per la formazione di queste strutture, il dibattito continua.
Se fosse vera la teoria del coinvolgimento biologico significherebbe che la vita potrebbe essere stata originata da organismi provenienti da Marte.

7. PUÒ L’UOMO VIVERE SU MARTE?
marte neve curiosity nasa
Nel 1969 la NASA pianificò di portare l’uomo su Marte entro il 1981 e prevedeva una base permanente su Marte per 1988. Tuttavia, viaggi interplanetari umani costituiscono precise sfide scientifiche e tecnologiche. Si potrebbe infatti avere a che fare con i problemi che comporterebbe un viaggio del genere, come il cibo, l’acqua e l’ossigeno, gli effetti deleteri della microgravità, i potenziali pericoli come il fuoco e le radiazioni solari e soprattutto il fatto che gli astronauti sarebbero milioni di chilometri di distanza da aiuto e confinati insieme per anni. Atterrare, lavorare, vivere su un altro pianeta e tornare indietro, offrirebbe quindi una serie di sfide.
Tuttavia, gli astronauti sembrano ansiosi di scoprirlo. Per esempio, fino al 2011 sei volontari hanno vissuto in una navicella spaziale finta per quasi un anno e mezzo nel cosiddetto progetto Mars 500, la più lunga simulazione di volo spaziale mai condotta, al fine di replicare una missione umana su Marte dall’inizio alla fine. Ci sono anche numerosi volontari per un viaggio di sola andata verso il pianeta rosso. Comunque sia, il progetto ha preso piede e la Nasa ha pianificato una missione di colonizzazione per il 2020.
Chi sarà il fortunato a fare il primo passo su Marte?

2017-05-11T10:16:33+02:00