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Spazio, ricerca e emozioni: AstroSamantha si racconta all’Italia

Un tour da Nord a Sud per raccontare a studenti e appassionati di Spazio la missione Futura

16 Ottobre 2015
Un tour da Nord a Sud per raccontare a studenti e appassionati di Spazio la missione Futura: da Trento a Napoli, passando per Milano, Bologna e Roma, Samantha Cristoforetti ha incontrato migliaia di persone, che hanno ascoltato direttamente da lei, la donna dei record, l’avventura di quei duecento giorni a bordo della Stazione spaziale internazionale. Cristoforetti non ha mai nascosto di amare questo aspetto del suo mestiere: la divulgazione è importante, ed è un aspetto che aveva portato avanti anche a 400 chilometri da Terra, da dove aggiornava quotidianamente il diario di bordo del sito Avamposto 42.

Vestita nella sua divisa blu, come i suoi due colleghi Terry Virts (Nasa) e Anton Shkaplerov (Roscomos), Samantha ha raccontato curiosità e aneddoti dei sei mesi passati sullo Spazio, aiutata dalle tante foto mostrate a un pubblico sempre eterogeneo. E’ partita da quando “legati stretti come dei salami” sono stati lanciati nello Spazio, dove sono arrivati con un viaggio di “soli 8 minuti” e hanno finalmente “cominciato a provare la sensazione bellissima di fluttuare”. E’ sempre lei a raccontare come è strutturato il più grande laboratorio mai costruito nello Spazio: quella Stazione spaziale internazionale da lei da sempre definita l’ultimo avamposto umano.

Tante le curiosità del pubblico, che negli ultimi due anni ha avuto modo di conoscere meglio lo Spazio anche alla missione ‘Volare’ di Luca Parmitano. Una di quelle più ricorrenti è legata al cibo: anche AstroSamantha ha portato con sé le specialità italiane? In realtà no: Cristoforetti ha preferito dei piatti molto nutrienti e bilanciati, anche se non proprio tradizionali. Era la nutrizione uno dei temi guida della sua missione.

Il tour dei tre astronauti li ha portati a spostarsi sempre a bordo dei Frecciarossa grazie alla collaborazione con il Gruppo FS Italiane. I luoghi degli affollatissimi incontri sono stati il Museo della Scienza di Trento, città adottiva di Astrosamantha, il Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo Da Vinci”e il Civico Planetario di Milano, dove tappa obbligata è stata quella di Expo. A Bologna il tour ha riempito l’Aula Magna di Santa Lucia e a Roma il teatro Olimpico. Infine l’incontro di Napoli, a Scampia, e la visita al museo ferroviario di Pietrarsa.



UN SELFIE MARZIANO PER CURIOSITY
Neanche il rover della NASA Curiosity ha saputo resistere alla tentazione di scattarsi un selfie. E così il robottino, atterrato sul pianeta rosso il 6 agosto del 2012, ha puntato su di sé Mahli, la camera che si trova all’estremità del suo braccio robotico, e si è regalato un autoscatto nel sito denominato ‘Big Sky’, dove aveva appena raccolto dei campioni di suolo. In realtà non si tratta di una ‘foto’ singola: sono stati assemblati decine di scatti per comporre l’immagine così come la vediamo. Naturalmente non è stata la vanità a spingere Curiosity a farsi un selfie: è un espediente che consente agli scienziati di monitorare da Terra il suo stato di salute, in combinazione con le informazioni che arrivano dai sensori di bordo.

NALLA, IL FALCO PELLEGRINO A GUARDIA DELLO SPAZIO

La stazione spagnola di Cebreros, nei dintorni di Madrid, può vantare un guardiano molto particolare. Si chiama Nalla ed è il falco pellegrino che, volteggiando intorno alla tracking station, ha convinto gli uccelli a non fare il nido in quella zona. Se questo fosse successo, le attività spaziali ne avrebbero sicuramente risentito: a Cebreros arrivano comunicazioni che percorrono anche 800 milioni di chilometri per raggiungere Terra. Una tecnica che arriva dal Medioevo, quella della falconeria, e che oggi ci permette di avere notizie da missioni come Rosetta e Mars Express.

LISA PATHFINDER VICINA AL LANCIO

Lisa Pathfinder è arrivata nella base di lancio Esa a Kourou, nella Guyana francese. La data fissata per il suo lancio è il 2 dicembre, quando il vettore Vega, giunto alla sua sesta missione, la porterà nello Spazio. Il suo è un obiettivo delicato: dovrà mettere alla prova il concetto di rivelazione di onde gravitazionali dallo Spazio, dimostrando che è possibile controllare e misurare il movimento di due masse in condizioni di caduta libera. Lisa Pathfinder fa parte del programma europeo Cosmic Vision ed è una missione con una forte partecipazione italiana. E’ stata infatti l’Asi a realizzare i sensori inerziali, strumenti di alta precisione progettati dall’Università di Trento con la supervisione dell’istituto nazionale di Fisica nucleare.

ENCELADO MOSTRA IL SUO VOLTO ALLA SONDA CASSINI
Era il 2005 quando la sonda Cassini scoprì delle eruzioni di materiale ghiacciato su Encelado, la luna di Saturno diventata la più promettente del Sistema solare per la possibilità di ospitare un ambiente favorevole alla vita. Lo scorso marzo gli scienziati hanno annunciato di aver trovato prove che l’attività idrotermica può avere luogo sul fondo degli oceani sotterranei della luna. Riusciremo forse a saperne di più grazie agli attesi fly-by di questi giorni: incontri ravvicinati in cui la sonda Cassini si abbasserà su Encelado. Il momento più atteso è quello del 28 ottobre, quando la sonda si troverà ad appena 49 chilometri di distanza. La speranza è che questo permetta di scattare immagini utili a capire di più sull’attività degli oceani e sulla sua natura.

CALCIO, PARTE LO STREAMING VIA SATELLITE DEI PICCOLI CLUB
Le grandi squadre di calcio possono contare su efficienti e costosi servizi di trasmissione video che ripropongono le partite su tutti gli schermi dei tifosi. Ma le piccole squadre come si organizzano per far vedere a tutti le loro partite? Via internet e grazie ai satelliti. Sono 60 gli stadi italiani ‘osservati speciali’, grazie al supporto dell’Agenzia spaziale europea, che utilizza nuovi sistemi satellitari basati sulla Ka-Band. Sono affidabili e poco costosi, flessibili e dalle ottime prestazioni. Le partite vengono così ritrasmesse al pubblico tramite lo streaming via web. Per ora l’attenzione è sui club della Lega Pro, ma chissà che in futuro non si apra la strada per poter seguire in diretta le partite e le competizioni anche di altri sport finora ignorati dal main stream. Durante il primo weekend di trasmissione su Sportube si sono collegati in 200.000, sia per seguire la diretta sia per scaricare la partita e rivederla in un secondo momento. Il progetto Kabalist fa parte del programma Artes dell’Esa, dedicato alla ricerca avanzata nei sistemi di telecomunicazione.


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