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Cassini, tutto pronto per l’incontro ravvicinato con Encelado. Grande attesa alla Nasa [VIDEO]

Previsto per oggi il flyby della sonda nata dalla collaborazione di NASA, ESA e ASI

27 Ottobre 2015
encelado cassini saturnoSTORIANella mitologia greca Encelado (in greco antico Ἐγκέλαδος / Enkélados) è uno dei Giganti, figlio di Gea (la Terra) fecondata dal sangue di Urano che cadde al suolo quando il figlio Crono evirò il padre.[1][2] Come gli altri Giganti, Encelado nacque in una specifica regione: Flegra[3] (in Tracia) o Pallene.[4]
Come tutti i Giganti, Encelado era una creatura metà uomo e metà bestia: fino alle cosce aveva forma umana, mentre al posto degli arti inferiori aveva squamose code di serpenti, anche se questa descrizione non è sempre stata seguita alla lettera nelle rappresentazioni pittoriche.[5]


Con gli altri Giganti, Encelado partecipò alla cosiddetta Gigantomachia, la battaglia tra i Giganti e gli dei dell’Olimpo. Durante la battaglia Encelado tentò di fuggire ma la dea Atena lo sotterrò gettandogli sopra l’isola di Sicilia, luogo dal quale non può più fuggire;[6] il mito narra che l’attività vulcanica dell’Etna sia originata dal respiro infuocato di Encelado, mentre i tremori della terra durante i terremoti, dal suo rotolarsi sotto la montagna a causa delle ferite (miti simili sono narrati per Tifone e Vulcano).[7][8] In Grecia, un terremoto è ancora poeticamente chiamato un "colpo di Encelado" (Το χτύπημα του Εγκέλαδου).


Gli scienziati cominciano a leggere la tormentata storia di Encelado, scritta in un alfabeto fatto di crateri sovrapposti e fratture della superficie. La sonda Cassini si prepara al passaggio ravvicinato su Encelado, la luna di Saturno che sotto i suoi ghiacci nasconde un oceano salato potenzialmente in grado di ospitare la vita.



Il flyby è previsto per oggi 28 ottobre alle 11.41 (ora italiana), il passaggio ravvicinato (a soli 49 km di distanza dal polo Sud) sarà cruciale per comprendere se sul fondale dell’oceano esiste attività idrotermale e se davvero l’ambiente è in grado di ospitare la vita.

ASI – SCHEDA TECNICA di CASSINI

Linea Tematica Missione di Esplorazione del Sistema di Saturno e del suo satellite Titano

Responsabilità Missione NASA-ESA-ASI

Data Lancio 1997

Fine Missione 2017

Fase in corso fase E

Siti Web http://www.esa.int/SPECIALS/Cassini-Huygens/index.html

http://jpl.nasa.gov/cassini

http://www.asi-proc.it/missions/cassini (Pagina sulla Missione Cassini sul sito Planetary Radar Operational Center)

 

 

Descrizione

La Missione Cassini-Huygens, realizzata in collaborazione tra NASA, ESA ed ASI,  ha come scopo lo studio di Saturno e del suo sistema di satelliti ed anelli con particolare riguardo  al satellite Titano. La missione è partita nell’Ottobre 1997, e, dopo un viaggio di sette anni, l’orbiter Cassini (realizzato dalla NASA) e la sonda Huygens (realizzata dall’ESA) hanno  raggiunto il sistema di Saturno nel luglio 2004 e la sonda Huygens è felicemente atterrata sulla superficie di Titano il 14 gennaio 2005.

La missione CASSINI  ha completato il suo primo ciclo di osservazione di Saturno e del suo sistema di satelliti nel giugno 2008, ma è già stata estesa fino al 2012. La fine missione è prevista nel 2017 limitata solo dalla necessità di evitare la possibile caduta sulla superficie di Titano o Encelado a causa della Planetari Protection.

 

Obiettivi Scientifici

Lo studio di Saturno e del suo sistema di satelliti ed anelli è un elemento cardine per la decodifica di alcuni dei processi primari dell’evoluzione di un sistema planetario ed in particolare di quello che è il più complesso dei pianeti gassosi. La missione Cassini con i suoi strumenti scientifici sta consentendo di approfondire la conoscenza della composizione, della struttura e delle proprietà fisiche e dinamiche dei corpi che costituiscono il sistema di Saturno.



Contributo Italiano

L’ASI è uno dei partners  della missione Cassini: in base ad un accordo di collaborazione con la NASA ha sviluppato per la Cassini l’antenna ad alto guadagno con incorporata un’antenna a basso guadagno (che assicureano le telecomunicazioni con la Terra per l’intera durata della missione), lo spettrometro VIMS, il sottosistema di radioscienza  (RSIS) e il Radar che utilizza anch’esso l’antenna ad alto guadagno. L’ASI ha inoltre sviluppato, per la sonda Huygens, lo strumento HASI che ha misurato le proprietà fisiche dell’atmosfera e della superficie di Titano.



Accordi Internazionali

Memorandum of Understandig pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16-9-1995 per la cooperazione  tra la NASA e l’ASI per la Missione Cassini.



Ecco cosa farà Cassini – entrerà in funzione l’analizzatore di polveri (Cosmic Dust Analyzer, CDA) in grado di rilevare fino a 10.000 particelle al secondo. Cruciale sarà individuare le molecole ‘spia’ dell’attività idrotermale, come l’idrogeno molecolare, formato da due atomi di idrogeno legati fra loro e generato dalle reazioni chimiche fra rocce ricche di metalli e l’acqua. ”La conferma di queste molecole nel pennacchio sarebbe una prova che sul fondo dell’oceano sotterraneo di Encelado c’è attività idrotermale,” dichiara Hunter Waite, del Southwest Research Institute di San Antonio, del team della missione. ”La quantità di molecole rivelate dovrebbe indicarci anche quanta attività idrotermale è in corso”. L’ultimo passaggio di Cassini è previsto il 19 dicembre quando la sonda, dalla distanza di circa 5000 km, misurerà la temperatura interna di Encelado.

2018-06-05T17:24:33+02:00