hamburger menu

Arriva #COSMOsmHack, la maratona di coding dedicata allo Spazio

Una sfida fino all'ultimo dato andrà in scena il 28 e 29 novembre nella sede dell'Agenzia spaziale italiana, a Roma.

20 Novembre 2015
Rosetta si è messa in contatto con il Sardinia Radio Telescope
La sonda Rosetta, che ormai da un anno e mezzo viaggia affiancata alla cometa 67P Churyumov Gerasimenko, ha mandato un segnale al Sardinia Radio Telescope, uno dei radiotelescopi più avanzati al mondo. L’avvenuto contatto è una conferma per l’utilizzo dello strumento d’avanguardia, inaugurato nel settembre 2013 vicino Cagliari, per raccogliere dati provenienti da sonde interplanetarie. Proprio questa caratteristica rende il Sardina Radio Telescope ‘speciale’ agli occhi sia dell’Esa che della Nasa, le quali costantemente ricercano stazioni di supporto per intercettare il flusso sempre più sostenuto di dati spediti dalle sonde.

E’ di ‘Snoopy’ il detrito spaziale nei cieli dello Sri Lanka?
Un oggetto di dimensioni ridotte, con un’orbita particolarmente eccentrica e di densità molto bassa è stato visto sfrecciare nei cieli dello Sri Lanka. A individuare il detrito è stata la squadra del Catalina Sky Survey, un progetto che mira a ricercare comete, asteroidi e oggetti volanti vicini alla nostra Terra. L’oggetto in questione, battezzato WT1190F, era stato avvistato già nel 2013 e gli scienziati hanno potuto dedurne alcune caratteristiche che fanno pensare che possa trattarsi di un pezzo superstite di una missione lunare. Per capire la sua provenienza si sono impegnati anche i ricercatori italiani, che, sotto la guida di Alberto Bruzzoni dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna, hanno utilizzato il telescopio Cassini di Loiano, sull’Appennino tosco-emiliano, per seguire il viaggio di WT1190F. L’ipotesi che hanno formulato è che possa trattarsi di un detrito della missione Apollo 10 del 1969, addirittura del modulo Snoopy, di cui non si hanno più notizie da quando si esaurirono le sue batterie.

Lunochod toccava la Luna 45 anni fa
Era il 17 novembre 1970: una data storica per l’Urss, che, grazie al lander Lunochod, per la prima volta toccava il suolo della Luna. Lo strumento restò attivo per 322 giorni, spedendo a Terra oltre 20.000 immagini dal suo viaggio di poco più di 10 chilometri sulla superficie lunare. Lunochod 1, portato sulla Luna dalla sonda Luna 17, fu il primo rover controllato a distanza ad atterrare su un altro mondo. Lunochod assomigliava a una grossa pentola, alta 135 cm e con una massa di 840 kg, lunga 170 cm e larga 160. Disponeva di un motore e freno per ciascuna delle sue otto ruote. Tre anni dopo partì alla volta del nostro satellite anche Lunochod 2.

Cassini regala una visione ‘brillante’ di Encelado
La sonda Cassini, nata da una collaborazione tra Nasa, Esa e Asi, ha spedito a Terra una splendida immagine di Encelado, una delle Lune di Saturno. Si tratta di uno scatto catturato dalla narrow angle camera di Cassini a 83.000 chilometri di distanza da Dione, quarta ‘luna’ di Saturno per grandezza. La distanza da Encelado è invece di 364.000 chilometri. Nell’immagine il nord di Encelado è in alto e ruotato di un grado sulla destra. Lo scatto colpisce per la nitida visione di Encelado, più brillante che mai.



APPROFONDIMENTO – Una sfida fino all’ultimo dato andrà in scena il 28 e 29 novembre nella sede dell’Agenzia spaziale italiana, a Roma. E’ #COSMOsmHack, una vera e propria maratona di coding basata sui dati della costellazione COSMO-SkyMed.

La due giorni, organizzata dall’Asi insieme alla e-Geos e a Bic Lazio, quest’ultima società della Regione, ha come partner Telespazio e Thales Alenia Space. Ma in cosa consiste? Si tratta di una gara di programmazione a tema spaziale.

Il coding, lo ricordiamo, è la capacità di programmare, vale a dire di creare una sequenza di istruzioni capaci di farci entrare in un mondo totalmente digitale. Il coding prende piede anche nella scuola italiana: il Miur si è infatti speso per introdurre la programmazione anche tra i banchi, con l’obiettivo di coinvolgere un milione di studenti.

E tra gli appassionati del tema sono ricorrenti gli appuntamenti che vanno sotto il nome di hackathon, vale a dire delle sessioni plenarie tra programmatori, esperti e grafici, che si propongono anche e sempre più spesso obiettivi sociali e didattici. Nel caso di #COSMOsmHack l’obiettivo è scientifico.

I partecipanti, che possono iscriversi fino al 26 novembre attraverso il sito dell’Asi, saranno suddivisi in team di massimo 5 componenti e avranno il compito di individuare e proporre soluzioni innovative a supporto di Pubblica Amministrazione, imprese, organismi competenti e cittadini legate a uno, e uno solo, di questi temi: Coste e Mari, Emergenza e Sicurezza, Beni Culturali e Agricoltura. Ciascun ambito costituirà una Sfida, combattuta dato dopo dato sull’Osservazione della Terra.

Il bacino è naturalmente quello di COSMo-SkyMed, il programma Made in italy che attraverso una costellazione di satelliti radar restituisce immagini dettagliate del nostro pianeta. COSMo-SkyMed è il segmento italiano del sistema europeo Copernicus e consta attualmente di 4 satelliti.

Sono quattro i premi in palio per tutti gli sfidanti. Per uno di loro sarà possibile volare in Messico, a Guadalajara, per il 67esimo International Astronautical Congress, in programma nel settembre 2016. E’ poi in palio un periodo di approfondimento e studio di fattibilità del business model di massimo tre mesi e successivi sei mesi di incubazione gratuita, in caso di avvio positivo della startup, mentre 5.000 euro di dati, oltre a competenze tecniche di supporto, saranno a disposizione per chi avrà la possibilità di realizzare il prototipo. Infine, ci sono 10,000 euro entro i primi nove mesi di incubazione per le spese di ricerca e  sviluppo dopo la valutazione positiva della startup.


Per rimanere sempre aggiornato sul canale 
2018-06-05T17:24:28+02:00