A dirlo Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, che oggi ha premiato i ragazzi che hanno aderito al bando di concorso ‘Coltiviamo il futuro’, disegnando un logo che rappresentasse i prodotti made in Lazio. L’iniziativa e’ stata promossa nell’anno di Expo dall’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio e dalla Rete degli Istituti Tecnici Agrari del Lazio appartenente alla Rete Nazionale Renisa. La premiazione e’ avvenuta ieri al liceo ‘Giulio Cesare’ di Roma in occasione della giornata ‘La creativita’ fa scuola’, promossa annualmente dal portale di informazione e comunicazione per ragazzi.
Sono molto contento oggi di essere qui- ha aggiunto Rosati- perche’ in questo modo questi ragazzi vedono in maniera concreta che il loro lavoro, le loro passioni, le loro intelligenze hanno una strada, una prospettiva. Intorno a questo- ha precisato- costruiremo degli stage formativi, cercheremo di far conoscere questi ragazzi alle nostre aziende agricole o ai ristoranti e agli alberghi. Si tratta di creare quella rete importante di economia di prossimita’, ma soprattutto dare loro una prospettiva di lavoro, perche’ siamo in una fase storica di timida ripresa dell’Italia e un po’ meglio nel Lazio, grazie a una serie di iniziative della Giunta Zingaretti, ma ancora da un punto di vista dell’occupazione giovanile avere un dato come quello di oltre il 39% dei ragazzi che non trovano lavoro naturalmente non e’ strepitoso”. “Quindi- ha concluso l’amministratore unico di Arsial- il nostro assillo continuo e’ non solo valorizzare i prodotti agricoli, ma cercare di creare le condizioni per dare ai nostri ragazzi un futuro radioso e di serenita’ e contro la paura, che e’ il vero grande nemico in Europa in questi momenti, non solo a causa del terrorismo, ma anche a causa dell’ansia di un futuro incerto in cui non si puo’ programmare la propria vita. Noi, con umilta’, cerchiamo di dare una mano affinche’ questa paura venga vinta e i ragazzi possono davvero sorridere alla vita, come e’ giusto che sia”.