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Spazio: attivata la stampante in 3D made in Italy sulla ISS [VIDEO]

Si tratta di Portable On-Board Printer, una stampante 3D in grado di operare in assenza di gravità. L’obiettivo dell’esperimento è quello di riuscire a pordurre in orbita pezzi di ricambio e strumenti utili alla vita di bordo, senza, quindi, doverli spedire da Terra. Portable On-Board Pinter è nato in Italia e in Italia è stato […]

3 Febbraio 2016

Si tratta di Portable On-Board Printer, una stampante 3D in grado di operare in assenza di gravità. L’obiettivo dell’esperimento è quello di riuscire a pordurre in orbita pezzi di ricambio e strumenti utili alla vita di bordo, senza, quindi, doverli spedire da Terra. Portable On-Board Pinter è nato in Italia e in Italia è stato realizzato. La ‘mente’ è quella di Altran Italia, che tre anni fa si aggiudicò il concorso dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) “Volo Umano Spaziale per Ricerche e Dimostrazioni Tecnologiche sulla Stazione Spaziale Internazionale”. Hanno partecipato anche Thales Alenia Space e IIT.


L’Italia nello spazio stampa in 3D –
(fonte: ASI TV – WEB TV dell’Agenzia Spaziale Italiana)


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Il 2 febbraio 2016 “Portable on Board Printer 3D” è entrata in funzione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Durante l’esperimento, iniziato alle 13 di oggi durato un’ora, tutto si è svolto in modo nominale ed  è stato creato un piccolo oggetto di PLA (PolyLactic Acid), una plastica biocompatibile e biodegradabile che, una volta espulsa, permette di comporre le forme 3D. L’oggetto fabbricato sarà inviato sulla Terra per essere comparato con un altro oggetto con la stessa forma ma stampato a terra, presso Il Center for Space Human Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CSHR – IIT). L’intera sessione è stata filmata attraverso una finestra trasparente della stampante stessa, consentendo il monitoraggio visivo da terra. L’oggetto fabbricato verrà comparato con un altro analogo stampato a terra, per poter approfondire le diversità strutturali.

L’esperimento ha aperto la strada a un futuro sistema di additive manufacturing automatizzato a bordo della ISS, che potrebbe consentire una produzione in situ di oggetti utili (con nuove funzioni o pezzi di ricambio) senza dover attendere le missioni di rifornimento. È un significativo contributo all’innovazione in termini di capacità di produzione sulla stazione spaziale.

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Dopo due anni di lavoro, siamo orgogliosi che Portable on Board Printer 3D dimostrerà al mondo che una tecnologia rivoluzionaria come l’additive manufacturing può portare benefici significativi non solo alla Terra, ma anche allo spazio con bassi costi ed eccellenti risultati”, afferma Marcel Patrignani, CEO di Altran Italia.

Il progetto ha coinvolto un team coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana, in costante contatto con NASA,  composto da tecnici e ricercatori di tre industriestampata_3d nazionali – ha commentato Gabriele Mascetti responsabile dell’unità Volo Umano e Microgravità dell’ASI –  l’utilizzo in orbita della Portable on Board Printer  rappresenta una ulteriore dimostrazione della capacità italiana di ambire e raggiungere traguardi di elevato livello, sia in termini di successo tecnologico che di efficace cooperazione internazionale”.

L’esperimento è stato effettuato da Scott Kelly, astronauta statunitense.

Veterano con altre tre missioni alle spalle, Kelly è stato selezionato nel novembre 2012 per una missione speciale di un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale, che ha avuto inizio nel marzo 2015. Attualmente è comandante della ISS per una missione di un anno.


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