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Antartide. Morti o migrati? Il giallo dei pinguini di Adelia

Una strage senza precedenti o semplicemente una scomparsa? E' giallo la vicenda dei pinguini di Adelia

20 Febbraio 2016

ROMA – Una strage senza precedenti o semplicemente una scomparsa? Si tinge di giallo la vicenda dei pinguini di Adelia, in Antartico, che abbiamo raccontato solo qualche giorno fa. Questi i fatti certi. L’iceberg BO90B, grande – secondo le stime degli scienziati – quanto la città di Roma, avrebbe bloccato una enorme colonia di pinguini precludendo loro l’accesso al mare e quindi al cibo. Impossibile per gli uccelli percorre una nuova strada, lunga 60 km, per soddisfare i propri bisogni di approvvigionamento.

Il grande ammasso di ghiaccio ha incontrato la colonia dei ‘bipedi’ e invaso il loro territorio a causa dei cambiamenti climatici che stanno producendo un progressivo scioglimento di quelli che si consideravano, fino a qualche tempo fa, ghiacciai eterni. A rischio quindi ben 150 mila esemplari della specie proprio di Adelia.

Sulla sorta dei simpatici ‘pennuti’ bianco neri, però, non c’è certezza. Le notizie di qualche giorno fa, infatti, raccontavano della loro morte. Una vera e propria mattanza per cause naturali. Oggi le precisazioni degli stessi ricercatori autori dell’allarme. “Non abbiamo mai detto che fossero morti – ha spiegato Karry-Jayne Wilson al quotidiano francese Le Monde. I Pinguini di Adelia sono probabilmente migrati altrove, alla ricerca di condizioni di vita più favorevoli”. Una precisazione doverosa visto che gli stessi scienziati non hanno rinvenuto, sul posto, le carcasse. Prova regina dello sterminio.

Il quotidiano francese smentisce così le anticipazioni del Sidney Morning Herald della settimana scorsa, Resta certo, però, che le condizioni di vita in Antartide sono cambiate. In qualunque caso i cambiamenti climatici occorsi non prefigurano nessun lieto fine. Certo meglio vivi (i pinguini) che morti. Ma una colonia di 150mila esemplari che si sposta non lascia presagire nulla di buono. Il loro arrivo in un altro sito, sempre se ciò sia vero, rischia comunque di alterare equilibri naturali già precari. La storia, quindi, non si chiude qui, si resta in attesa di nuove prove e il ‘giallo’ di Adelia continua.

2018-06-05T15:09:34+02:00