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Galileo Galilei

Elisa Manganiello I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

Ieri io e la mia classe abbiamo visto un documentario molto interessante sullo scienziato, matematico e astronomo Galileo Galilei.
Egli nacque a Pisa il quindici febbraio del millecinquecentosessantaquattro e dimostrò da subito un debole per la fisica.
Galileo fu un uomo dalla personalità complessa, un uomo “nuovo” per quel tempo.
Ebbe una visione diversa della Terra rispetto alla Chiesa, secondo lui bisognava usare gli occhi per vedere tutto ciò che Dio ha creato, e bisognava usare la testa per capire le bellezze della Terra.
Le sue scoperte cambiarono il mondo ed egli entrò in conflitto con la Chiesa.
Secondo Galileo la Terra si muove, ma secondo la teoria allora diffusa e sostenuta anche dagli antichi Greci, la Terra è ferma e lui non poteva contraddire la Chiesa.
Per un certo periodo egli accarezzò l’idea di diventare sacerdote, ma alla fine decise di frequentare l’Università di Pisa.
Abbandonò Medicina per dedicarsi alla Matematica.
Secondo Galileo attraverso questa materia si studia tutto, senza la Matematica non si capirebbe niente della vita, sarebbe come vagare in un labirinto buio.
Galileo si trasferì a Padova e studiò presso l’università che esisteva già dal milleduecentonovantadue.
Lì conobbe Marina Gabo che diventò la sua amante, nel millecinquecentonovantuno trovò anche un lavoro e godette di una grande libertà.
Galileo fu un buon cattolico, ma ebbe tre figli illeggittimi, la prima, Virginia, nacque nel milleseicento.
Galilei lavorava sempre negli orari più strani e non portò mai nessuno nella sua casa a parte gli allievi.
Inventò le lenti degli occhiali e migliorò il telescopio, inventato già da un olandese.
Egli fu il primo a produrre delle lenti “speciali”, proprio per il suo telescopio.
Così nel milleseicentodieci la sua opera terminò e poichè voleva guadagnare del denaro decise di andare a Venezia, all’Accademia Navale, dove mostrò il telescopio.
Era così potente che si potevano avvistare le navi anche a grandi distanze.
Così ogni anno Galileo mandò i suoi cannocchiali a Venezia e ricevette anche un cospicuo stipendio.
Galileo compì diversi studi sul cielo e cominciò a osservare gli astri.
Scoprì che esistevano tre stelle in linea con il pianeta Giove, ma in seguito, quando la loro posizione cambiò, si accorse che le stelle erano quattro e non tre.
Il primo a scoprire l’esistenza del pianeta Giove fu Galiei e successivamente scrisse il suo primo libro, in latino.
Galileo entrò in conflitto con la Chiesa e diventò anche arrogante e molto ambizioso, vantandosi di essere il più bravo astronomo e di aver inventato gli occhiali.
Secondo il sistema tolomaico gli astri non sono posizionati in modo perfetto.
Il primo che inventò la teoria che la Terra si muoveva fu Niccolò Copernico, un polacco, ma solo pochi approvarono il suo studio perchè sembrò assurdo che la Terra girasse a circa milleduecento o milletrecento chilometri orari ed inoltre mancavano le prove.
Galilei approfondì sempre di più gli studi sulla teoria copernicana e chiamò le quattro stelle che giravano intorno a Giove: “Le quattro stelle medicee”.
Galileo aveva bisogno di soldi, quindi chiese aiuto alla famiglia De’ Medici, che lo ospitarono nella loro casa e gli offrirono anche un lavoro come matematico e filosofo.
Nel frattempo le figlie Livia e Virginia si trasferirono nel convento di Arcetri e poichè erano illeggittime era assai difficile che si sposassero e quindi furono chiamate “Vergini”.
I genitori erano lontani dai figli e tra loro si instaurò una barriera fisica e morale.
In venti anni Virginia scrisse molte lettere al padre raccontandogli di come era difficile la vita lì, nel convento di San Matteo.
Galileo era sempre preso dal suo lavoro ed era sempre più sicuro che la Terra si muovesse e cominciò a contestare i sacerdoti, i vescovi, quindi la Chiesa.
Continuò a chiedere aiuto alla famiglia De’ Medici, ma non ottenne grandi risultati.
La Chiesa cominciò a indagare sullo studioso che venne considerato un eretico e secondo il cardinale Roberto Bellarmino egli avrebbe dovuto fare la stessa fine di Giordano Bruno, cioè doveva essere bruciato al rogo!
Nel milleseicentosedici venne convocato a Roma per avere un incontro con Bellarmino, ormai Galileo era nei guai!!!
La Chiesa inizialmente però non condannò Galilei, ma Copernico.
Sua figlia Virginia cambiò nome con Sorella Maria Celeste, e secondo la tradizione il nome le fu suggerito da Dio.
Molte ragazze andavano nei conventi perchè lì imparavano a leggere, a scrivere, potevano studiare ed erano in una buona posizione sociale.
Galileo non abbandonò la teoria copernicana, ma per convincere la Chiesa doveva fornire prove concrete, così si interessò sempre di più alla natura umana e all’astronomia.
Imparò a decifrare il linguaggio della natura e inventò la teoria gravitazionale.
Maria Celeste cominciò a conoscere meglio il padre, infatti ora sapeva cosa lo disturbava e cosa, invece, gli piaceva.
Galilei si dedicò al suo orto e alla campagna, ma non abbandonò mai l’ astronomia.
Venne eletto il nuovo papa, Maffeo Barberini, che Galileo considerava un amico, ma Papa Urbano VIII non si comportò come lui si aspettava.
Galileo a sessanta anni scrisse un nuovo libro, in italiano, non in latino.
Nel milleseicentotrenta la peste uccise molti toscani, ma Galileo riuscì a non contrarre la malattia, grazie a un medicinale datogli dalla figlia Virginia.
A trentatrè anni Maria Celeste morì per dissenteria.
Galileo Galilei morì nel milleseicentoquarantadue ed è considerato il più grande astronomo italiano.

ELISA MANGANIELLO 2A
I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

2016-02-22T12:03:47+01:00