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Spazio: VSS Unity, ecco il veicolo spaziale targato Virgin Galactic

Il Soyuz russo potrebbe essere finalmente rimpiazzato, a differenza di ciò che in molti si attendevano il velivolo russo non lascerà il passo allo shuttle di SpaceX, la ditta di Elon Musk che ultimamente ha eseguito parecchi test sul suo shuttle costituito dalla capsula orbitale Dragon e trasportata dal razzo vettore Falcon 9, bensì dallo […]

Il Soyuz russo potrebbe essere finalmente rimpiazzato, a differenza di ciò che in molti si attendevano il velivolo russo non lascerà il passo allo shuttle di SpaceX, la ditta di Elon Musk che ultimamente ha eseguito parecchi test sul suo shuttle costituito dalla capsula orbitale Dragon e trasportata dal razzo vettore Falcon 9, bensì dallo SpaceShipTwo l’ultima versione di veicolo spaziale targato Virgin Galactic battezzata VSS Unity. La Virgin Galactic dell’eclettico miliardario Richard Branson, se tutto andrà come previsto, potrebbe essere la prima azienda dell’aerospazio a realizzare un’offerta di voli spaziali suborbitali per il mercato commerciale.

VSS Unity rimpiazzerà il precedente VSS Enterprise, tragicamente ricordato per non avere superato il test flight del 31 ottobre 2014, quando l’aeronave SpaceShipTwo è esplosa in volo sopra il Deserto del Mojave poco dopo essere stata sganciata dall’aereo madre; il fatto è accaduto pochi secondi dopo l’accensione dei propri propulsori, causando la morte del copilota e il ferimento grave del pilota.

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Molto simile a Enterprise, Unity dispone però di procedure di comando più automatizzate e utilizza un tipo diverso di carburante che dovrebbe migliorare la resa della combustione. Per il resto Unity funzionerà come il predecessore: verrà ancorato a un velivolo WhiteKnightTwo che lo trasporterà fino a un’altezza di circa 15.000 metri e, solo a quel punto, avvierà il suo motore a razzo sganciandosi dal “Cavaliere Bianco” e arrivando a 112 chilometri sopra la superficie terrestre.

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Will Pomerantz, vice presidente degli Special Projects alla Virgin Galactic, ha dichiarato che i primi test flight dovrebbero svolgersi nei prossimi mesi, se dovessero rivelarsi positivi sarebbe tutto pronto per la partenza anche se la capacità di trasporto è ancora esigua, solo sei posti disponibili sulla Unity, e il costo del volo suborbitale è di 250mila dollari, sono in tanti ad essersi prenotati e messi in lista, settecento persone fra le quali spiccano anche diverse celebrità: da Ashton Kutcher a Leonardo Di Caprio passando per Angelina Jolie e Justin Bieber.
Per tornare sulla Terra, Unity cambierà assetto, spostando le ali dalla posizione parallela fino a formare un angolo di 65 gradi, si tratta di una procedura delicata, che in caso di errore potrebbe compromettere la buona riuscita dell’atterraggio.

2018-06-05T17:23:24+02:00