Era una giornata di novembre ed io ed i miei compagni della II A eravamo da poco entrati in aula.
Era un venerdì e noi in prima ora avevamo la professoressa Maggilea la quale insegna francese.
Mentre la classe III F nelle prime tre ore aveva la professoressa Scansanini, la quale insegna italiano, storia e geografia anche nella nostra classe.
Nella prima ora la professoressa Maggilea dimenticò di portare con sé il registro di classe e mandò una ragazza a prenderlo in sala professori.
La ragazza dopo qualche minuto rientrò in classe dicendo di non aver trovato il registro. Allora la professoressa la mandò a cercarlo dappertutto. Purtroppo però il registro era sparito: non era in sala professori, non era in classe, non era nei cassetti dei docenti e nessuno ne sapeva nulla !
Tutti lo cercavano in tutti i posti possibili e anche in quelli impossibili tipo il bidone dell’ immondizia.
Ma il mistero si infittì ancora di più quando scoprimmo che insieme al registro era sparita anche la professoressa Savoiarda.
Le professoresse Maggilea e Scnsanini chiamarono la polizia ed infatti in pochi minuti arrivò il commissario Alessionilli che però non indossava la divisa ma una tuta da ginnastica (forse si trovava in palestra).
Noi ragazzi della classe II A cominciammo le nostre indagini investigative, e interrogammo subito i collaboratori scolastici : per primo Antonino il pulitore sopraffino che era stato l’ ultimo a vedere la professoressa Savoiarda con dei registri in mano mentre metteva in ordine il suo armadio; anche la professoressa Vignoletti aveva visto per ultima la professoressa Savoiarda con i registri in mano. Ma dove erano finiti entrambi ?
Tutti noi ragazzi andammo ad esplorare la scuola in ogni punto e finalmente io ed Eleonora trovammo il registro nascosto sullo sciacquone del bagno; era stato messo lì dagli alunni Cestelli e Barbetti che erano stufi di tutti i compiti assegnati dalla professoressa Scansanini e volevano godersi un po’ di relax ai campetti.
Ma che fine aveva fatto la professoressa Savoiarda ? Niente paura ! Era fuggita ai Caraibi per cercare la sua anima gemella.
Rita Gaia Cetta 2 A
I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma