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Tecnologia: Biosphera 2.0, la casa del futuro che produce l’energia in autonomia. Le tappe del road show [FOTO]

La casa è stata installata a Courmayeur e nei prossimi 12 mesi farà tappa anche ad Aosta, Milano, Rimini, Torino e Lugano e sarà un esperimento: ci abiteranno infatti a rotazione 20 persone così da testare se effettivamente potrà rappresentare il giusto equilibrio tra autonomia energetica e benessere delle persone. La scelta delle città non […]

La casa è stata installata a Courmayeur e nei prossimi 12 mesi farà tappa anche ad Aosta, Milano, Rimini, Torino e Lugano e sarà un esperimento: ci abiteranno infatti a rotazione 20 persone così da testare se effettivamente potrà rappresentare il giusto equilibrio tra autonomia energetica e benessere delle persone.

La scelta delle città non è casuale ma finalizzata a verificare il comportamento del modulo abitativo in diverse situazioni, dal freddo di Courmayeur al caldo di agosto della riviera romagnola fino all’aria milanese. Se i test funzioneranno, si potrà pensare ad adottare questo sistema su larga scala, per ridurre il consumo di elettricità e quindi il consumo di carburanti fossili.

Biosphera mappa location

COURMAYER 1 marzo / 20 aprile
AOSTA 21 aprile / 25 Aprile
MILANO 1 maggio / 1 Luglio
RIMINI 1 Luglio / 15 settembre
TORINO 15 settembre / 1 gennaio 2017
LUGANO 1 gennaio / 28 febbraio 2017


 

Un progetto per la casa della zero energy generation – E’ made in Italy il progetto della casa energeticamente autonoma e a misura d’uomo, costruita adottando le migliori tecnologie disponibili e in grado di produrre in autonomia tutta l’energia necessaria per viverci.

Biosphera esterna invernale

Il progetto nasce su iniziativa di Aktivhaus in collaborazione con il Politecnico di Torino DAD, l’Università della Valle d’Aosta, Vallée d’Aoste Structure e con gli istituti Zephir, Minergie e PEFC con il patrocinio della Regione Valle d’Aosta, del Comune di Courmayeur e la partecipazione di diverse aziende nazionali e internazionali. CLICCA QUI’ per APPROFONDIRE

Biosphera esterna estiva

100 studenti di architettura e ingegneria provenienti da diversi Atenei italiani hanno partecipato ad un concorso/workshop lanciato dal gruppo Woodlab del Politecnico di Torino e dalla start up Be-eco sviluppando 15 concept. Il concept vincitore, presentato da sei studenti del Politecnico di Torino DAD, è stato assunto come linea guida per sviluppare il modulo abitativo BiosPHera 2.0.

Biosphera pianta modulo abitativo-1

Da febbraio 2016 a febbraio 2017, 6 location: Courmayeur, Aosta, Milano, Rimini, Torino, Lugano. In dodici mesi 24 abitanti per raccontare la casa del futuro.


Qui è possibile verificare in tempo reale il bilancio energetico dell’unità abitativa e il risparmio che le tecnologie di Biosphera 2.0 riescono a garantire.
Durante i dodici mesi vengono raccolti dati, sia all’interno sia all’esterno del modulo abitativo relativi a:
• temperature dell’aria e umidità esterne al modulo;
• temperature dell’aria e delle pareti e umidità interne al modulo (la temperatura dell’aria deve restare compresa tra i 21 °C e i 25 °C,
mentre quella delle pareti tra i 16 °C e i 20 °C);
• qualità dell’aria, polveri sottili PM10, CO2, presenza di etanolo e aldeidi, gas
solitamente presenti nelle case tradizionali;
• presenza e intensità di  campi elettromagnetici.

Un braccialetto sviluppato dalla società Empatica, che monitora e rileva il battito/ frequenza cardiaca, la temperatura corporea e l’attività elettrodermica, permette inoltre di raccogliere dati sullo stato emotivo e il disagio termico.


 

Sottoposta agli stress test più duri, con temperature esterne da -15 °C a + 40 °C, durante tutti i 12 mesi verranno raccolti i dati di oltre 20 parametri relativi al modulo abitativo.

Il Modulo Biosphera è costruito e certificato secondo gli standard di efficienza energetica più avanzati al mondo: PassivHaus e Minergie.
Il legno del modulo è inoltre certificato secondo i criteri di massima sostenibilità imposti da PEFC.

Biosphera orientamento

Una casa “attiva” di 25 metri quadri in grado di produrre più energia di quanta ne consumi e di garantire temperature ideali senza un impianto di riscaldamento tradizionale.

All’interno c’è un sistema di condizionamento della temperatura che con una pompa di calore mantiene il clima tra i 21 gradi d’inverno e i 25 gradi d’estate, naturalmente con funzionamento elettrico autoprodotto.

Biosphera esterna notturna

2018-06-05T17:23:05+02:00