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In Australia gli animali ‘brutti’ sono sottoposti a minor attenzione scientifica

Roma – Secondo una nuova ricerca, che definisce gli animali ‘brutti’ sottoposti a meno attenzione scientifica, i koala e i canguri sono soggetti a molti più studi scientifici rispetto ai roditori e ai pipistrelli. Uno studio che verrà pubblicato sul Mammal Review questa settimana, spiega che il pregiudizio nei confronti delle creature considerate ‘belle’, toglie […]

tarsioRoma – Secondo una nuova ricerca, che definisce gli animali ‘brutti’ sottoposti a meno attenzione scientifica, i koala e i canguri sono soggetti a molti più studi scientifici rispetto ai roditori e ai pipistrelli. Uno studio che verrà pubblicato sul Mammal Review questa settimana, spiega che il pregiudizio nei confronti delle creature considerate ‘belle’, toglie spazio scientifico al 45% della fauna Australiana, essendo questa considerata ‘brutta’.

La ricercatrice australiana Trish Fleming ha detto: ”Gli Australiani si stupiranno nello scoprire quante specie di pipistrelli e roditori abbiamo qui in Australia. Conosciamo così poco di loro e tendiamo ad ignorarli completamente. Chiunque, invece, sa come è fatto un koala o un canguro.” Fleming, biologa presso la Western Australia’s Murdoch University, spiega come questo pregiudizio possa avere un potenziale impatto sulla conservazione di questi animali, non arrivando a capire l’importanza di questi, molto spesso notturni e piccoli, animali nell’ecosistema, portandoli a diventare sempre più vulnerabili. “Il problema più grande è che se non conosci nulla della loro biologia potresti distruggere il loro ecosistema senza saperlo.” Ha detto la biologa.

“I ricercatori potranno sentirsi scoraggiati nell’indagare queste specie oscure per paura che le loro ricerche risultino di poco interesse e non vengano pubblicate,” ha aggiunto. Insieme al co-autore Bill Bateman, Fleming si sta battendo per le poche specie di mammiferi rimaste in Australia. “Dall’insediamento Europeo (in Australia), abbiamo perso 20 specie di mammiferi, ne abbiamo altre 20 in grave rischio di estinzione,” ha detto Bateman in una recente intervista. “Credo che sarebbe tragico causare l’estinzione di queste specie senza nemmeno averne conosciuto l’esistenza.”

Fonte english.alarabiya.net

2018-06-05T17:22:53+02:00