ROMA – Sedici anni, di Udine e una spiccata capacità informatica: queste le caratteristiche dell’hacker che, per diverso tempo, ha causato qualche grattacapo a molti enti della sanità pubblica nostrana. Il ragazzo, conosciuto con il nickname di Artek, era parte integrante di Anonymous, movimento hacktivista specializzato in attacchi informatici, e a capo della campagna #OpSafePharma.
Unico obiettivo, protestare contro le prassi della sanità italiana in materia “Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd)”. Ad essere colpiti, target di rilievo come l’Istituto Superiore della Sanità, il Ministero della Salute e le Asl di numerose regioni che hanno visto i loro siti web oscurarsi e rimanere inagibili per qualche tempo.
La polizia, individuato l’autore degli attacchi, ha così sequestrato tutto il materiale informatico trovato, che adesso è al vaglio degli investigatori.