ROMA – Automobili, droghe e una famiglia da rimettere insieme: questi gli elementi principali del nuovo film di Stefano Accorsi, “Veloce come il vento”, in uscita nelle sale italiane il prossimo 7 Aprile. Dopo il personaggio interpretato in “RadioFreccia”, Accorsi torna nelle vesti del tossicodipendente ma questa volta è irriconoscibile: capelli lunghi, sguardo perso nel vuoto e undici chili in meno persi proprio per girare la pellicola diretta da Matteo Rovere.

Accorsi è Loris, ex pilota dichiaratamente ispirato alla vera storia di Carlo Capone, ex campione di rally negli anni Ottanta, e fratello di Giulia De Martino, interpretata da Matilda De Angelis. Lontano da dieci anni, si rifà vivo alla morte del padre, con compagna al seguito (Roberta Mattei), deciso a ristabilirsi nella casa dove ormai vivono la sorella diciassettenne Giulia e il fratellino che non aveva mai conosciuto Nico (Giulio Pugnaghi). Superate a fatica le inevitabili ostilità, Giulia – promettente pilota della categoria GT rimasta orfana non solo di un padre ma anche di una guida sulla pista – decide di affidarsi a Loris per affrontare le ultime gare del campionato.

Il film, racconta il regista classe ’82, “è una scatola narrativa per raccontare l’affetto tra due fratelli che si ritrovano e ritrovano il senso del loro stare insieme attraverso una grande avventura fatta di motori, inseguimenti, gare e incidenti”.