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In mostra le fotografie delle camioniste polacche ai tempi della seconda guerra mondiale

Una rassegna documentaria e fotografica ricorda e rende omaggio a quelle donne che assumendo ruoli e incarichi solitamente maschili, hanno combattuto anche gli stereotipi di genere, infrangendo regole e tradizioni

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Roma – La memoria va preservata, raccontata e divulgata, soprattutto quando riguarda un recente passato che coinvolge ognuno di noi. Quanti sanno che durante il secondo conflitto mondiale molte donne ricoprivano ruoli e incarichi solitamente maschili? Sono pochi i libri di storia che svelano questo genere di dettagli ed è forse più facile che a raccontarcelo siano nonni, genitori un po’ cresciuti o magari qualche bel film di guerra. Nasce per questo la mostra ad ingresso gratuito “CAMIONISTE POLACCHE. Ausiliarie del 2° Corpo d’Armata Polacco. Dalla Russia all’Italia. 1942-1946”, che ricorda e rende omaggio alle donne che durante la guerra prestavano servizio nell’esercito come autiste e camioniste. Le fotografie rappresentano una significativa occasione di recupero della memoria di una storia poco conosciuta, soprattutto dalle nuove generazioni, ed è composta da 25 pannelli che propongono le bellissime immagini provenienti dall’archivio fotografico del Polish Institute and Sikorski Museum di Londra accompagnate da didascalie utili a contestualizzare gli eventi ritratti e a fornire l’approfondimento storico che valorizza il significato dell’esposizione. Scampate alle deportazioni e alle carceri sovietiche, queste giovani donne si arruolarono come volontarie nel secondo conflitto mondiale e furono addestrate insieme ai compatrioti maschi, operando poi nell’esercito come ausiliarie, non solo nelle tipiche mansioni di infermiere, vivandiere o radiotelegrafiste, ma anche come autiste e camioniste. Considerate fino ad allora soltanto mogli e madri, nell’esercito si ritrovarono a lavorare circondate da uomini, a guidare da sole grossi camion, indossando divise coloniali, pantaloni da uomo, pantaloncini o gonne “moderne”, in un’epoca in cui la vista di una caviglia o delle ginocchia destava ancora scalpore. Assumendo ruoli e incarichi solitamente maschili, hanno così combattuto anche gli stereotipi di genere, infrangendo regole e tradizioni.

La mostra apre venerdì 8 aprile alla Casa della Memoria e della Storia di Roma e proseguirà fino al 20 maggio.

Casa della Memoria e della Storia
Via di S. Francesco di Sales, 5,  00165 Roma
Info 060608 – 06.6876543
Ingresso Libero
Orario: Lun- ven ore 9.00-20.00
Chiusa il 25 aprile 2016

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2016-04-05T17:42:45+02:00