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Ecco ‘Simulalternanza’, le imprese virtuali dalle idee degli studenti

Aziende e docenti sostengono i progetti. Toccafondi: "E' didattica a tutti gli effetti"

8 Aprile 2016

ROMA – Trasformare un’idea degli studenti in impresa. Prende corpo l’alternanza scuola-lavoro, uno degli strumenti centrali della legge 107 ‘La buona Scuola’. Nella sede del Miur a Roma  è stato presentato il progetto ‘Simulalternanza – la modalità d’impresa formativa simulata’, alla presenza del sottosegretario Gabriele Toccafondi, del segretario generale Unioncamere, Giuseppe Tripoli e del presidente Giovani Imprenditori di Confindustria, Marco Gay. L’alternanza simulata parte da un’idea degli studenti degli istituti superiori, da sviluppare grazie alla mediazione dei docenti e al contributo delle imprese, fino ad arrivare alla creazione di una vera e propria azienda virtuale.

L’impresa formativa simulata, è quindi “scuola a tutti gli effetti”, come sottolineato dal sottosegretario Toccafondi, e prevede un’attività didattica in laboratori, un orientamento e un’educazione all’imprenditorialità da parte della scuola stessa. Compito delle aziende è invece quello di sollecitare le competenze digitali degli studenti, promuovere l’internazionalizzazione e soprattutto “attivare un rapporto sinergico tra il curriculum scolastico e il percorso del lavoro”.

Alla presentazione del progetto al Miur hanno partecipato docenti, dirigenti e studenti, alcuni dei quali hanno parlato delle loro imprese simulate. Tra questi, i ragazzi dell’istituto professionale alberghiero e tecnico agrario Datini di Prato che, con l’obiettivo di incentivare il turismo nel capoluogo toscano, hanno progettato un’agenzia turistica per sostenere il patrimonio culturale della città, un hotel atipico “che accolga il cliente e lo faccia sentire a casa”, un ristorante che promuova l’enogastronomia locale e un’agenzia di grafica e comunicazione che metta in sinergia le tre realtà. E ancora, l’istituto tecnico economico Tosi di Busto Arsizio (Va) ha ideato, e presto metterà in commercio grazie all’azienda partner, ‘Save the galaxy – eroi in gioco’, un gioco in scatola in cui si deve collaborare per sconfiggere catastrofi in una galassia immaginata.

“L’impresa formativa simulata- ha detto Toccafondi- è già una realtà in circa 450 scuole e coinvolge oltre mille classi. Si tratta di una simulazione ma allo stesso tempo c’è sempre un contatto con la realtà. Esso prevede un’esperienza diretta e c’è sempre un imprenditore che segue questo percorso”.
Il tema dell’alternanza, ha aggiunto il sottosegretario, “lo stiamo affrontando coscienti anche di quelle che sono le difficoltà. Ma lo stiamo facendo fornendo le scuole di tutti gli strumenti necessari”.
La novità dell’impresa formativa simulata, ha concluso Toccafondi, è data “dalla dominanza della cultura d’impresa. Troppo spesso in questo Paese pensiamo che si possa operare in questo settore vivendo di rendita. Per la cultura d’impresa invece occorrono idee, e i nostri ragazzi ce le hanno. Dobbiamo coltivarle anche e soprattutto durante il percorso scolastico”.

2017-05-16T11:18:36+02:00