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Le parole dell’anima: all-in Galileo

Andrea Ceredani Liceo Classico “Galileo” di Firenze

 

Anche quest’anno il prestigioso Salone dei Cinquecento in Palazzo della Signoria ha ospitato la premiazione del concorso Le parole dell’Anima. Il premio, che di anno in anno diventa sempre pià prestigioso e “partecipato”, è giunto alla sua ottava edizione e ha decretato i vincitori lo scorso 14 aprile.
Come al solito il concorso è stato organizzato dal Quartiere 1, che era rappresentato da uno dei due presentatori di questa edizione, Niccolò Torrini. La giuria, invece, era composta da soli addetti ai lavori: Fosco D’Amelio, autore, Emanuela Mascherini, attrice e scrittrice, Mirko Tondi, scrittore e sceneggiatore, e infine Anna Pagani, storica e critica d’arte. I giudici hanno dovuto, dunque, leggere e analizzare qualche centinaio di poesie ed elaborati in prosa pervenuti da scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado di tutta Firenze, elaborandone un’accurata graduatoria. Inoltre, anche per chi non comparisse fra i vincitori, il premio ha concesso un importante riconoscimento: essere pubblicato su un libro. Per chi era presente, infatti, il concorso ha reso disponibile una raccolta cartacea di tutti i componimenti poetici e prosastici pervenuti alla giuria del premio.
Fra le centinaia di elaborati in gara si sono particolarmente distinte le composizioni degli studenti del Liceo Classico Galileo, guidati dal prof. Paolo Boschi. Tre, infatti, sono i testi che hanno ricevuto una menzione dalle mani della stessa ideatrice del concorso: “Lei”, di Sofia Dezzi Bardeschi, “Paradosso”, di Lorenzo Paciotti e “Maturità”, di Martina Lucaccini. Ma ben più rilevante è stato il riconoscimento ottenuto da Chiara Donati, che ha visto la sua “Solitudine” essere premiata come seconda classificata nella sezione poesia delle scuole secondarie di secondo grado.
Dulcis in fundo, al termine della premiazione Lorenzo Paciotti è stato insignito del primo posto nella sezione prosa con il suo racconto “Un giorno proprio come gli altri”. Purtroppo il vincitore non ha potuto prendere parte alla consegna dei premi poiché impegnato in attività di scuola-lavoro, come sottolineato dall’amico delegato alla riscossione del riconoscimento, che a tal proposito, dopo aver energicamente preso la parola, non ha indugiato nel ringraziare ironicamente il presidente del Consiglio Renzi per le recenti disposizioni scolastiche.
Infine, fra gli insegnanti anche il professor Boschi ha ricevuto una menzione (a mio avviso sacrosanta) per il suo impegno nella sensibilizzazione alla scrittura poetica e in prosa, e per la notevole quantità di elaborati inviati alla giuria del concorso. Ancora una volta, dunque, Le parole dell’anima si rivela come una bella parentesi poetica in una realtà sempre più cinica e materiale e anche stavolta – si può ben dirlo – il “Galileo” ha risposto “presente”!

Andrea Ceredani
Classe 5D – Liceo Classico “Galileo” di Firenze

2016-05-10T14:50:51+02:00