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In Italia cresce l’inquinamento (e le patologie connesse)

Sofia Ranfagni Picchianti Liceo Classico “Galileo” di Firenze

 

L’inquinamento atmosferico è uno dei problemi più diffusi al mondo. É dovuto principalmente all’emissione di gas di scarico di automobili, fabbriche e impianti di incenerimento. Il problema dell’inquinamento si riscontra soprattutto nelle aree metropolitane, dove si concentra maggiormente il traffico e le industrie, ma anche il riscaldamento nelle case che influisce sulla qualità dell’aria. Sono 12,6 milioni le vittime annuali, tra i quali moltissimi bambini al di sotto dei cinque anni e altrettanti adulti di età compresa tra i 50 e i 75 anni. Nel corso del tempo il tipo di inquinamento è cambiato in modo molto netto: il peso delle infezioni e delle malattie infantili è crollato dal 31% al 20%, mentre la lotta per ottenere acqua e servizi sanitari sicuri ha dato risultati importanti, senza contare l’eccezione della drammatica situazione nell’Africa sub-sahariana. Ma se il problema dell’inquinamento delle fonti idriche diminuisce, crescono altre due minacce. La prima è legata all’inquinamento dell’aria e all’uso di sostanze chimiche pericolose. Negli ultimi dieci anni si è così verificata una crescita dal 17% al 22% delle malattie non trasmissibili legate all’inquinamento. La seconda, invece, è destinata ad avere un ruolo certamente non meno importante, e si tratta del cambiamento climatico che genera episodi meteorologici estremi e l’esposizione a malattie come la malaria. Secondo il vice direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità, Flavia Bustreo, alla base di una popolazione sana c’è un ambiente sano; è sufficiente osservare la quantità di automobili che circolano per tutto il giorno, tutto il giorno, per realizzare che viviamo in un ambiente altamente inquinato. Alcuni habitat naturali sono talmente esposti a fenomeni inquinanti che rischiano di scomparire col passare degli anni, a causa appunto della massa di gas prodotti continuamente; uno di questi è quello tipico dell’Alaska. Al riguardo si è svolta di recente una conferenza a cui ha preso parte anche il presidente americano Barak Obama, durante la quale è stato confermato l’impegno italiano per la riduzione dei gas serra dell’emissione di metano.
A proposito dell’Italia, il nostro paese è uno tra i più inquinati in Europa. Il più fitto e nero nuvolone di smog, gas e quant’altro, che si posa in generale su tutta l’Italia, è riscontrato a Torino, che è stata segnalata come tra le prime cinque città più inquinate del paese.
Riassumendo tutti questi fattori e sommando il numero impressionante delle morti dovute al rischio ambientale e le cause, quali tumori, malattie respiratorie, cardiopatie, ci troviamo davanti a uno scenario affatto piacevole, anzi a dir poco preoccupante e sconcertante.

Sofia Ranfagni Picchianti
Classe 1C – Liceo Classico “Galileo” di Firenze

2016-05-10T15:33:00+02:00