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Chayn Italia: sconfiggiamo la violenza!

Martina Lucaccini Liceo Classico “Galileo” di Firenze

 

Combattere la violenza di genere è possibile, ed ora anche online.
Le percentuali relative a chi nel corso della vita subisce ingiustizie e violenze, fanno venire i brividi: si parla di un 30%, ovvero di circa 6 milioni di donne, e questo solo in territorio italiano.
Durante l’8 marzo, la donna è “festeggiata” in modo sporadico e del tutto occasionale, ma troppo spesso notizie tragiche di abusi e sofferenze provenienti da ogni angolo del mondo, sono trascinate nell’oblio.
L’assenza di una piattaforma che permettesse alle donne di denunciare gli atti di violenza domestica, si è fatta sentire fino allo scorso 22 marzo, giorno in cui il sito online Chayn, che già era attivo in paesi come l’India e il Pakistan, è finalmente stato lanciato in Italia, con la promessa di essere un sito open source contro la violenza di genere.
La coordinatrice del Progetto, Elena Silvestrini, ha ammesso che da tempo, spinta dal suo spirito femminista e dalla sua passione per le innovazioni in campo sociale, sognava di portare a compimento questo grande progetto: “Cercare soluzioni strutturali alla violenza di genere, sostenere e agire con e negli sportelli antiviolenza”, è questo l’obbiettivo che la Silvestrini vuole raggiungere tramite il sito.
L’Open Source sarebbe una fonte fondamentale non solo per le donne di cittadinanza Italiana, ma anche per le migranti provenienti da altri paesi: con tono amareggiato, la coordinatrice di Chayn Italia, ha ricordato i tagli alle risorse dei Centri Anti Violenza già attivi, hanno causato da sempre un ostacolo notevole nell’affrontare il problema della violenza di genere.
“Rendere questi centri raggiungibili è fondamentale” ha sostenuto Elena Silvestrini. Tramite un continuo dialogo con collaboratrici e volontarie (circa una cinquantina di donne che hanno deciso di collaborare al cambiamento sociale), il sito permette a ogni donna che ne abbia bisogno, di trovare un aiuto e un supporto il più velocemente possibile.
Con un paio di clic, è possibile raggiungere la homepage, che fornisce vari strumenti utilissimi, come “costruire il tuo caso di violenza domestica senza un avvocato”, oppure “la mia salute mentale”, o ancora “cosa fare in caso di emergenza”, ed infine “come aiutare un’amica”.
Infatti la piattaforma online non vede come unico scopo l’utilizzo personale ma anche il sostegno morale e psicologico verso altre donne che vivono un rapporto malsano con un partner, un ex, o con un conoscente.
Il sito fornisce lo spazio a guide su come affrontare la situazione, ed anche una sezione dedicata alle domande più frequenti, che rende l’open source in continua evoluzione e cambiamento: tra queste troviamo ad asempio “E’ vero che se denuncio il partner mi tolgono i figli?” e altri dubbi e preoccupazioni a cui molto spesso viene dato troppo poco spazio.
Elena Silvestrini ha anche espresso la sua preoccupazione riguardo l’utilizzo del web ai giorni nostri, dicendo che le sue caratteristiche principali sono l’anonimato e la parresia, che purtoppo, se utilizzate in modo sbagliato, portano conseguenze negative come la diffusione di notizie errate o del tutto tendenziose: ma la speranza di Chayn Italia è quello di rendere il web un posto sicuro, un luogo virtuale, ma dove è possibile ricercare e trovare un aiuto reale, sviluppando strumenti di contatto efficaci.
La piattaforma web non concerne solamente l’ambito eterosessuale, ma anche quello relativo alle relazioni lesbiche, ed anche quello nel campo della disabilità: “Bisogna affrontare il problema da ogni punto di vista, da ogni prospettiva, l’approccio intersezionale alle questioni di genere è poco diffuso in Italia.”
Con queste parole, l’appello della Silvestrini è palese, e riguarda il fondamentale coinvolgimento di donne di identità e provenienze diverse, con la speranza che Chayn Italia diventi un progetto di funzione e scopo universale. Il lancio della piattaforma online è avvenuto lo scorso 17 aprile alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, e per Chayn Italia questo è soltanto l’inizio. Si tratta di un sito rivoluzionario e innovativo, che si pone come ultimo scopo la nascita di rapporti di sostegno virtuali, basati però su un fattore fondamentale che spesso se trascurato, manda a rotoli anche la migliore delle relazioni: la fiducia.

Martina Lucaccini
Classe 5E – Liceo Classico “Galileo” di Firenze

2016-05-26T11:11:24+02:00