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Tutta colpa dei Selfie!

Martina Lucaccini Liceo Classico “Galileo” di Firenze

 

“Click!”. Scattato l’ennesimo selfie della giornata, o sarebbe meglio specificare, il cinquantesimo.
Perché… si, è questo il lavoro della fashion blogger Meheeren Baigm, una ragazza inglese di 26 anni: scattarsi foto e pubblicarle.
La giovane Narcisa, frequentatrice assidua del social network Instragram, decisamente non acqua e sapone, è giunta alla tragica conclusione che stare troppo al cellulare, non faccia poi così tanto bene! E che scoperta… davvero degna della regina dei selfie, in effetti.
La ragazza, sotto qualche strato di trucco e parrucco, ha infatti notato qualche differenza nella sua pelle: macchie, pori più visibili e lentiggini.
Il panico l’ha portata a contattare un dermatologo londinese, laureato all’Università di Manchester, Simon Zokaie, e quest’ultimo è giunto ad una mirabile deduzione, degna di un moderno Sherlock dell’epidermide: se Meheren passa metà della sua vita a scattarsi selfie – e, dunque al cellulare -, quest’ultimo deve essere senz’altro la causa delle imperfezioni presenti sulla pelle della ragazza. Elementare, Watson!
Utilizzando un particolare scanner, il medico ha quindi scoperto che i sintomi riscontrati dall’aspirante Afrodite sarebbero dovuti a tre principali cause: o all’inquinamento o alla luce solare o all’esposizione alla luce HEV (High Energy Visible), ovvero quella lucina blu che appare vicino alla fotocamera frontale dei nostri cellulari. L’ultima tesi è stata considerata la più plausibile, ma la luce solare, ovviamente fornisce una paura maggiore di quella causata da computer o telefonini.
Aggiungiamo un altro aspetto, che è stato ignorato ed evitato dal dermatologo inglese: che questa ragazza non si prenda abbastanza cura della sua pelle? Per quanto il make-up possa essere amato e considerato indubbiamente una splendida forma d’arte, quando lo si prende alla leggera, le conseguenze possono essere visibili (e talvolta spiacevoli). Ditte di cosmetici, propongono a volte prodotti di alta qualità, e altre volte prodotti non tanto scadenti, quanto poco delicati nei confronti della nostra pelle. E quando in un social come instagram, l’apparire “Barbie” è ciò che più conta, gli strati di fondotinta e correttore, abbondano senz’altro.
La ragazza è rimasta sconvolta sapendo che lo scanner del dermatologo le ha riconosciuto un’età della pelle compresa tra i 25 e i 30 anni, mentre il medico, dopo averla tranquillizzata dal “trauma” le ha consigliato di utilizzare delle creme antiossidanti. E’ così difficile accettare nel 2016 che anche se copriamo ogni nostro difetto, imperfezione, o segno dell’età, questo rimarrà? A quanto pare, l’essere umano non desidera più essere umano. E tra idee rivoluzionarie, al limite della pazzia, come non citare la recente invenzione del Massachussets Institute of Technology di Boston? Una pelle capace di annullare rughe e borse sotto gli occhi. Forse dovremmo chiederci pià spesso se l’uomo capirà mai che la perfezione, esteriore poi, non esiste e non potrà mai essere raggiunta! In ogni caso, non è certo questo il problema…

Martina Lucaccini
Classe 5E – Liceo Classico “Galileo” di Firenze

2016-05-26T11:34:17+02:00