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Dopo Fedez anche Gigi D’Alessio passa a Soundreef

Il cantautore napoletano ha incaricato la nuova società di riscuotere i suoi proventi musicali dal prossimo 1 gennaio

28 Maggio 2016

ROMA – Dopo il rapper Fedez, anche Gigi D’Alessio ha lasciato la Siae per la raccolta dei suoi diritti d’autore preferendo Soundreef. Il cantautore napoletano, forte di 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e con un repertorio di circa 750 brani ha incaricato di riscuotere dall’1 gennaio 2017 i suoi proventi musicali Soundreef, una delle prime società in Europa ad essere riconosciuta dal Governo inglese ai sensi della nuova Direttiva.

gigi dalessio

“Siamo felicissimi- ha commentto Davide D’Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef- per l’arrivo di Gigi e questo ci testimonia che siamo sulla strada giusta dell’innovazione, e della necessità di cambiare garantendo meglio tutti, soprattutto i più deboli. Con la direttiva Barnier l’Unione Europea ha preso atto della rivoluzione digitale in corso e della conseguente fine dell’era dei pochi monopoli che ancora resistono come quello italiano della Siae. Credo che presto assisteremo a un effetto domino. Abbiamo tanti contatti in fase avanzata di artisti che hanno espresso la loro volontà di cambiare, esercitando la libertà che la Direttiva riconosce loro”.

soundreef

“Sono sempre attento alle novità- ha detto il cantante partenopeo- e mi sono accostato con curiosità a Soundreef. Ho cercato di capire meglio e mi ha convinto la trasparenza della rendicontazione al contrario di quella Siae che non è analitica e non chiarisce con esattezza da dove arrivano i proventi. Non era per me una scelta facile ma ho creduto nel progetto di questi giovani e credo nel libero mercato. Laddove c’è il monopolio il mercato non cresce. Sono certo- ha concluso Gigi D’Alessio- che tanti altri colleghi ci seguiranno su questa strada”. La direttiva Barnier dell’Unione Europea (n. 26 del 2014) riconosce a tutti gli autori ed editori europei la libertà di scegliere a quale società di gestione dei diritti affidarsi per tutti o taluni diritti ed apre così un mercato, quello sulla gestione ed intermediazione dei diritti d’autore che in Europa vale circa 5 miliardi di euro.

La risposta della SIAE – Nell’apprendere la notizia relativa al passaggio di Gigi D’Alessio a Soundreef, il Presidente SIAE Filippo Sugar ha dichiarato: “SIAE è un’Associazione senza scopo di lucro che tutela il diritto d’Autore di tutti i suoi Associati senza alcuna discriminazione tra artisti popolari o meno popolari, giovani o meno giovani in tutti i settori della cultura, e non può permettersi di ingaggiare con una campagna acquisti singoli artisti, cosa che ci risulta stia facendo Soundreef”.

E continua: “Abbiamo anche delle perplessità su quanto questo tipo di approccio possa essere continuativo nel tempo perché, a meno che Soundreef abbia fondi illimitati, che SIAE sicuramente non ha, è evidente che una volta ingaggiati 5, 10, 20 artisti appare complicato che possa mantenere un modello di business adeguato per la tutela dei diritti di tutti gli Autori. Ci stupiamo delle parole di Gigi D’Alessio, non capiamo a cosa si riferisca in tema di trasparenza perché la nostra ripartizione è gestita in modo del tutto trasparente, utilizzazione per utilizzazione. Nel rendiconto che inviamo ai nostri Associati vi sono indicazioni molto dettagliate: titolo per titolo, fonte per fonte. Ci risulta complicato, sempre alla luce del modello di business di Soundreef, capire la creazione di posti di lavoro a cui fa riferimento Gigi D’Alessio. Vorrei ricordare, a tal proposito, che la SIAE ha oltre 1200 dipendenti e 503 agenzie mandatarie su tutto il territorio Italiano senza le quali sarebbe impossibile svolgere il nostro lavoro adeguatamente e stare dalla parte di chi crea difendendo il diritto d’Autore”.

2016-05-28T12:05:03+02:00