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Visita al Museo del Risorgimento

Matteo Lanzalunga I.C. Sinopoli Ferrini - Roma

Il giorno 4 maggio 2016,  la classe 1A dell’Istituto Comprensivo Sinopoli-Ferrini (la mia classe) si è recata al Museo del Risorgimento. Questo museo fu fondato nel 1970, anche se il palazzo in cui è situato è molto più antico. Il palazzo prende il nome di “Vittoriano” da Vittorio Emanuele II, il primo re d’Italia.

La guida, signor Emanuele Martinez, ha spiegato alla classe che la prima cosa da fare era emozionarsi, imparando a leggere i monumenti, poiché questi possono anche essere considerati come libri di storia perché sono pieni di informazioni e lezioni di vita. Il museo è formato da due grandi sale unite da un lungo corridoio, pieno di oggetti che appartengono al periodo risorgimentale.

Nella prima sala, si può notare un’ enorme statua, copia di quella che si trova a Castelfidardo, un comune italiano che ebbe un ruolo importante nella riunificazione dell’Italia:  raffigura dei soldati che si recano in battaglia. Nella stessa sala, ci sono inoltre degli oggetti che appartenevano ai fratelli Bandiera,  che vissero durante il Risorgimento.

Mentre osservavamo questi “libri di storia”, la guida ha spiegato alla classe che ci furono tre date e quattro personaggi importanti che condizionarono la storia dell’Italia di quel periodo: il 1839 per la nascita della fotografia, il 1861 per l’unità d’Italia ed il 1870 per la liberazione di Roma; i quattro personaggi invece furono Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour e Vittorio Emanuele II.

Dopo aver visitato la prima sala, la classe ha lentamente oltrepassato il lungo corridoio in cui c’erano alcuni oggetti appartenuti ai quattro personaggi che ho citato in precedenza, tra cui la collezione di spade di Garibaldi, le maschere mortuarie di Mazzini e Garibaldi e oggetti come del pane con dentro della segatura, che i Veneziani mescolavano alla farina per aumentarne la consistenza ed il volume.

Infine, nell’ultima sala, quella dedicata alla Prima Guerra Mondiale, c’è un carro che trasportò nel 1921 la salma del Milite Ignoto, un uomo qualsiasi, scelto tra i tanti morti della Grande Guerra, che serva per ricordare tutte le vittime di quella terribile guerra.

Credo che la 1A debba essere grata a Emanuele Martinez perché è  una guida che, oltre a raccontare i fatti storici, è riuscita veramente a far emozionare la classe.

MATTEO LANZALUNGA  

PRIMA A 

IC SINOPOLI FERRINI ROMA 

2016-06-06T11:13:41+02:00