Il Manifesto del futurismo è stato scritto da Filippo Tommaso Marinetti, uno dei maggiori esponenti del Futurismo, ed è stato pubblicato per esprimere pensieri ed idee dei Futuristi di quel tempo; apparve in anteprima sulla “Gazzetta dell’Emilia” di Bologna in data 5 febbraio 1909 e dopo poco, con il titolo” Manifesto iniziale del Futurismo”, fu pubblicato in francese sulla prima pagina del quotidiano” Le Figaro” di Parigi, giornale nato nel 1826 sotto Carlo X di Borbone, il 20 febbraio 1909. Quando il testo del Manifesto venne pubblicato, ottenne subito fama internazionale. Tramite gli undici punti da cui è composto, Marinetti vuole esprimere un punto di rottura con il passato, in modo energico ed aggressivo: mette in evidenza l’eroismo bellico, il disprezzo per il sentimentalismo romantico, il presente, che è la realtà in cui l’uomo contemporaneo vive, l’odio per il passato e quindi per tutto quello che lo ricorda, come musei, biblioteche, opere d’arte, testi storici ed accademie; esalta l’amore per la guerra, per la violenza, per la rivoluzione, per le invenzioni e per le macchine. Ora vi chiederete perché ho deciso di parlare proprio del Futurismo?! Be’, ve lo dico subito: questo movimento artistico e culturale è l’unico che è riuscito a coinvolgermi veramente ed in modo totale perché è diverso dagli altri, è più divertente, è piuttosto semplice e soprattutto… è RIVOLUZIONARIO!
ALICE DAL MONTE
TERZA A
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