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Il DISCO PUBBLICO di Marco Parente

Un disco che cammina grazie alle pubblic-azioni dei suo spettatori

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Roma – Si chiama “Disco Pubblico” ed è il nuovo progetto del “controautoreMarco Parente: dieci nuove canzoni che però non si trovano nei negozi di dischi né sono incise su un canonico disco. Tutto avviene tramite tecnologie smart. “Disco Pubblico” è un “disco che cammina” in tutta Italia grazie al supporto di Woodworm e alla complicità di Macramè – Trame comunicative. I brani, mai incisi e mai stampati, diventano reali solo grazie all’incontro con le persone in una serie di pubblic-azioni dove saranno gli ascoltatori stessi a pubblicare le canzoni. Come? Sigillandole nella propria mente e nel proprio cuore (heart-disc) o registrandole audiovisivamente tramite smartphone, tablet e altri strumenti tecnologici per poi riversarli nel sito www.discopubblicoparente.it che farà da piattaforma e da punto di raccolta di tutte le diverse personali pubblic-azioni avvenute durante il tragitto di “Disco Pubblico”. Le pubblic-azioni hanno preso il via a gennaio 2016 con quattro appuntamenti speciali in altrettanti luoghi della Penisola, per poi continuare tutto l’anno dando vita evento dopo evento ad un “Disco pubblico” sempre diverso, unico e originale.

È lo stesso musicista a rivelare tutti i dettagli dell’operazione in una curiosa intervista allo specchio.

 

Marco Parente nel corso degli anni ha abituato il suo pubblico ai percorsi obliqui, alle scelte imprevedibili, ad un modo di intendere la musica estremamente personale. Con “Trasparente”, ad inizi anni Zero Marco Parente testò infatti i mille possibili sviluppi di un lavoro dalle sonorità e dalle intenzioni sfaccettate, fra un ep di remix “Pillole Buone”, un album live con un’orchestra di fiati “L’attuale jungla” e addirittura un libro d’arte “Libro Trasparente”. Per “La riproduzione dei fiori” fu invece la volta dei videoarrangiamenti, brani b-sides proposti così come erano nati e arrangiati da clip artistici che li completavano visualmente come se fossero canzoni finite ma rimaste fuori dal disco. Infine con “Suite Love” Marco Parente concentrò in una suite di diciassette minuti un densissimo disco intero, come una sorta di miniatura dagli infiniti dettagli in cui perdersi.

www.discopubblicoparente.it

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2016-06-08T17:33:26+02:00