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La Camera approva, il negazionismo ora è reato. Ma non c’è unanimità

Prevista la reclusione da 2 a 6 anni ma non si colpiranno le opinioni

negazionismo bambini campoROMA – E’ stato approvato definitivamente alla Camera, in terza lettura, il ddl sul negazionismo con 237 si, 5 no e 102 astenuti. Il nuovo reato prevede la reclusione da 2 a 6 anni, nei casi in cui la propaganda, l’istigazione e l’incitamento si fondino “in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra”.

“Non si vogliono colpire le opinioni, ma semplicemente coloro che, in nome anche di teorie negazioniste, istigano alla violenza o commettono e conducono atti di violenza. Insomma, si sanziona un comportamento, una condotta, non un’intenzione, un giudizio o un parere, per quanto ignobile e per quanto menzognero o falso esso possa essere. Questa e’ la ratio del provvedimento che interviene su un tema importantissimo e ‘sensibile'”. E’ quanto afferma Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia e relatore del provvedimento che introduce il nuovo reato.

“Troppi – continua Verini – sono i segni di sottovalutazione di gesti di intolleranza, violenza, o di negazionismo che rendono necessari provvedimenti di valore storico, politico-morale, di prevenzione ma anche di deterrenza penale”. Verini spiega inoltre che “il reato di negazionismo e’ ben delineato nei suoi elementi oggettivi soprattutto per il requisito della commissione delle condotte di propaganda, istigazione e incitamento, ‘commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione’. Si e’ voluta colpire una condotta pericolosa e negativa- conclude- ma nella massima garanzia delle liberta’ individuali”.

2016-06-09T10:46:20+02:00